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Ha pagato l’IPT? Automobilisti nel terrore: compri un’auto e spunta una tassa sconosciuta | Batosta terrificante, a saperlo non firmavi nulla

Auto, la nuova tassa - fonte depositphotos.com - giornalemotori.it
Auto, la nuova tassa che non ti aspettavi – fonte depositphotos.com – giornalemotori.it

Il costo per il passaggio di proprietà di un’auto in Italia è un vincolo che tutti conoscono, e che sono pronti ad affrontare prima di diventare proprietari di un veicolo.

Questo costo però varia in base a diversi fattori, come il tipo di veicolo, la potenza in kilowatt (kW) e la provincia di residenza dell’acquirente.

Tuttavia, esistono spese fisse e variabili che devono essere sostenute, indipendentemente dalle circostanze. Le spese fisse sono uguali per tutti i veicoli e includono delle voci note.

Ci sono invece delle spese e, in particolare una, che molti automobilisti ignorano. E che quando si trovano a pagare, spunta come la peggiore delle notizie.

Ecco di quale si tratta, a quanto ammonta, e perché fa paura ai prossimi proprietari di auto, ormai arrivati a un passo dall’afferrare òe chiavi, ma non prima di aver pagato questa nuova tassa.

Quali spese affronti per il passaggio di proprietà: ecco quelle note

La prima spesa nota è quella dell’imposta di bollo per la registrazione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA): l’importo è di 32 euro se la pratica viene gestita telematicamente oppure 48 euro se fatta manualmente. E poi ci sono gli emolumenti ACI: si tratta di una tassa fissa di 27 euro per la gestione della pratica presso il PRA. Si aggiungono anche i diritti di motorizzazione: si applicano 10,20 euro per l’aggiornamento della Carta di Circolazione, che certifica il nuovo proprietario del veicolo.

Si ricorda, poi la nota imposta di bollo per l’aggiornamento della Carta di Circolazione: questa tassa ammonta a 16 euro. Oltre a queste spese fisse, c’è una imposta che spaventa tutti, più che per il suo importo, per il fatto che non sia poi così nota e spunti alla fine come un’aggiunta a cui nessuno – o quasi – si era predisposto.

ecco una tassa di cui volevi fare a meno- fonte web . giornalemotori.it

Ecco la tassa che non sapevi di dover pagare

Stiamo parlando della imposta provinciale di trascrizione (IPT), che rappresenta la componente variabile del costo del passaggio di proprietà. L’IPT varia in base alla provincia di residenza dell’acquirente e alla potenza del veicolo, espressa in kilowatt. La tariffa base dell’IPT per le autovetture è di 150,81 euro per veicoli fino a 53 kW, mentre per quelli con potenza superiore a 53 kW si aggiungono 3,51 euro per ogni kW in più. Tuttavia, le province possono applicare un incremento fino al 30% su queste tariffe, quindi il costo può variare in modo significativo a seconda della zona.

Facendo un esempio pratico, per un’auto di media cilindrata (circa 75 kW), il costo totale del passaggio di proprietà potrebbe aggirarsi intorno ai 400-500 euro, considerando anche un possibile incremento dell’IPT applicato dalla provincia. Un’altra opzione per risparmiare tempo è rivolgersi a un‘agenzia di pratiche auto, che gestisce l’intera procedura, ma con un costo aggiuntivo per il servizio. Questo può far aumentare il totale di circa 100-150 euro, ma molte persone preferiscono questa soluzione per evitare lunghe attese e per ricevere assistenza nella compilazione dei documenti.

Infine, se il veicolo acquistato è d’epoca o di particolare interesse storico, l’IPT può essere ridotta a un importo forfettario di circa 51,65 euro, a patto che il veicolo sia registrato presso il PRA come veicolo storico.