Ma quale benzina o elettrico: guideremo veicoli che vanno a… rifiuti e immondizia: la scoperta del ‘futuro’ I Niente inquinamento e risparmio mai visto prima
Sarà il futuro della mobilità: ecco tutti i vantaggi di usare questo carburante e come funziona questa alimentazione.
Il futuro della mobilità sta per essere riscritto un’altra volta. È ormai da un bel po’ di anni che sentiamo parlare soltanto di alimentazione elettrica, ma se il futuro arrivasse da tutt’altra parte?
Il mondo sta infatti per essere sconvolto da una novità che non ha alcun precedente nel settore dei trasporti. Infatti, diversi ricercatori hanno ideato un carburante che non sfrutta né la benzina né tantomeno l’elettrico.
Infatti, questo carburante funziona tramite i rifiuti che vengono prodotti ogni giorno. Si tratta di una novità che cambierà per sempre il settore e darà un notevole impulso alla sostenibilità ambientale. Sappiamo molto bene quanto questo tema sia oggi fondamentale, ma per il momento gli sforzi non sembrano essere in grado di rendere il settore dei trasporti più sostenibile.
Almeno fino ad oggi. Infatti, un carburante che funziona ad immondizia potrebbe essere la soluzione definitiva per il settore. Basta pensare a quanti rifiuti vengono prodotti ogni giorno nel mondo per rendersi conto che la novità è epocale.
Il carburante che funziona ad immondizia
In particolare, questo carburante funziona nel mondo dei trasporti aerei. L’innovativa tecnologia è stata sviluppata dal Laboratorio Nazionale di Argonne e potrebbe trasformare rifiuti organici e acque reflue in carburante per aerei. Questo nuovo processo promette di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra legate all’aviazione, uno dei settori più difficili da decarbonizzare.
Al momento, l’industria dell’aviazione è responsabile di circa il 3% delle emissioni globali e con la crescente domanda di voli questo impatto ambientale è destinato ad aumentare se non si trovano soluzioni efficaci. I combustibili sostenibili rappresentano una delle sfide più promettenti a questa questione, ma la loro diffusione è ancora limitata.
Come funziona questo carburante
La tecnologia sviluppata dai ricercatori di Argonne si bassa sun processi chiamato digestione anaerobica arrestata. I rifiuti organici presenti nelle acque reflue vengono trasformati in acidi grassi volatili, una componente chiave. Questo approccio innovativo è in grado di ridurre le emissioni di gas serra fino al 70%.
La chiave di questa tecnologia sta nell’utilizzare rifiuti che sarebbero altrimenti considerati inutilizzabili. Tra questi rientrano i liquami e gli altri scarti organici. La sfida principale è scalare questo processo e renderlo applicabile su larga scala nell’industria aeronautica. Al momento il progetto è in fase di brevetto.