Auto private con l’autovelox nascosto: tutto vero, tu non lo sai ma gli altri automobilisti da oggi ti spiano I Multe da 1500 euro grazie ai radar occulti
La lotta per la sicurezza stradale è sempre più agguerrita e ora entrano in funzione nuovi dispositivi: ecco come funzionano.
Il tema della sicurezza stradale, come già ben sappiamo, è uno dei più importanti del momento. Infatti, sia le case produttrici di tutto il mondo che le istituzioni e i governi stanno lavorando per rendere le strade che percorriamo ogni giorno più sicure.
Il numero di incidenti che ogni giorno avvengono nel nostro paese è sempre più alto ed è diventato un’emergenza che non può più essere ignorata. Questo soprattutto perché coinvolgono nella maggior parte dei casi gli automobilisti più giovani.
In particolare, la questione è diventata all’ordine del giorno in Italia, uno dei paesi che dal punto di vista della sicurezza stradale è senza dubbio messo peggio. Basta pensare che è ormai imminente l’entrata in vigore del nuovo Codice della strada, che sarà una vera e propria rivoluzione dal punto di vista delle norme. Secondo il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini il testo dovrebbe essere approvato entro qualche settimana al massimo.
Tra i dispositivi che le forze dell’ordine utilizzano per punire chi commette gli eccessi di velocità (tra le infrazioni più frequenti), ci sono anche gli autovelox. Questi ultimi sono stati al centro della discussione negli ultimi mesi. E ora c’è una novità importante da questo punto di vista.
Autovelox nascosti nelle macchine, come funzionano
In Francia, la lotta contro l’eccesso di velocità e il mancato rispetto delle norme stradali ha negli ultimi mesi subito un’evoluzione significativa con l’introduzione di una nuova strategia, ovvero l’utilizzo di radar nascosti all’interno di veicoli civili gestiti però da aziende private. Si tratta di una soluzione che rappresenta una risposta efficace all’uso di sistemi che servono ad avvisare i conducenti della presenza di velox fissi e mobili.
Questi radar sono infatti in grado di nascondersi alle app di navigazione rendendo complicato per i conducenti individuare le postazioni di controllo della velocità.
Una sorveglianza invisibile ed efficace
Questi sistemi sono dunque in grado di offrire una sorveglianza continua e capillare, pattugliando le strade francesi in maniera del tutto autonoma. I conducenti dei veicoli dotati di radar non sono agenti di polizia, ma lavoratori privati assunti da aziende incaricate di svolgere questo servizio.
Per il loro servizio, questi utenti ricevono un compenso che può arrivare anche a 1.500 euro al mese. Tuttavia, tale strategia ha suscitato dibattiti accesi in Francia e le polemiche sono destinate a diventare sempre più aspre.