Fermo al Fermo (ammistrativo) dell’auto: hai diritto alla REVOCA immediata, ecco cosa devi fare
Il fermo amministrativo dell’auto è una misura cautelare applicata dalle autorità pubbliche per garantire il pagamento di debiti non saldati da parte del proprietario del veicolo.
Questo provvedimento viene adottato per diversi tipi di debiti, come tributi non pagati, multe o altre sanzioni amministrative.
Quando scatta il fermo amministrativo, l’auto non può essere utilizzata, venduta né rottamata fino a quando il debito non viene saldato e la misura non viene revocata.
Il fermo amministrativo dell’auto viene emesso principalmente per il mancato pagamento di debiti con enti pubblici, come l’Agenzia delle Entrate o i comuni. I principali casi in cui può scattare sono riferiti a tasse e imposte non corrisposte.
Il fermo amministrativo è una delle conseguenze più comuni per chi non paga le imposte dovute allo Stato, come l’IMU, la TASI o l’IRPEF. L’Agenzia delle Entrate Riscossione può disporre il fermo per recuperare i crediti fiscali.
Fermo amministrativo e multe
Se si accumulano multe stradali non pagate, come quelle per eccesso di velocità, divieto di sosta o mancato pagamento di un accesso in zona a traffico limitato il comune o l’autorità che ha emesso la multa può richiedere il fermo amministrativo per recuperare il credito. Anche i debiti relativi ai contributi INPS o altre somme dovute agli enti previdenziali possono portare al fermo amministrativo del veicolo.
Il fermo amministrativo non scatta immediatamente. Il procedimento prevede alcuni passaggi che permettono al debitore di saldare il proprio debito prima che il provvedimento diventi effettivo. L’ente creditore invia una cartella di pagamento per richiedere il saldo del debito. Il debitore ha solitamente 60 giorni di tempo per saldare la somma dovuta. Se il pagamento non viene effettuato, l’Agenzia delle Entrate Riscossione invia un preavviso di fermo amministrativo, concedendo altri 30 giorni per regolarizzare la situazione.
Conseguenze del fermo e revoca
Se anche dopo il preavviso il debito non viene saldato, l’ente procede con il fermo amministrativo. A questo punto, il veicolo non può più essere utilizzato né trasferito a terzi, fino a quando non viene revocato il fermo. Una volta applicato, il fermo amministrativo impedisce al proprietario di usare il veicolo. In caso di utilizzo del mezzo durante il fermo, si rischia una multa molto elevata e il sequestro del veicolo. Inoltre, l’auto non può essere venduta né demolita.
Per ottenere la revoca del fermo amministrativo, è necessario saldare il debito che ha portato all’emissione del provvedimento. Dopo il pagamento, l’ente creditore invia la richiesta di revoca, che consente nuovamente l’uso del veicolo.