Parcheggio facile, gratis e in ZTL: puoi avere tutto questo, basta farsi prete (e no, non è perché pregano tanto)
Vuoi evitare il rischio di beccare delle multe o, meglio ancora, di aver l’obbligo di pagare il ticket dei parcheggi e, ad esempio, dover perfino rispettare le ZTL, ovvero sia non doverle varcare? Puoi riuscire a far tutto questo. Basta avere la vocazione.
Sì, avete capito bene: quella vocazione. Sentire la ‘chiamata’: insomma, farsi prete. Sì, perché, al netto del fatto che, come tutti gli altri cittadini anche i preti debbono rispettare il CdS, in alcuni casi, la legge è più morbida.
In Italia, i preti non godono di diritti particolari alla guida o in materia di parcheggio rispetto agli altri cittadini. Sebbene la loro funzione religiosa e pastorale sia importante.
Infatti, le normative che regolano il Codice della Strada e le disposizioni sui parcheggi possono prevedere trattamenti speciali o esenzioni specifiche per i sacerdoti che non rientrino in particolari condizioni.
In alcune situazioni, i preti possono avere facilitazioni logistiche per lo svolgimento delle loro attività, ma queste sono legate a convenzioni locali o alla discrezionalità degli enti locali.
Se fai il prete puoi cavartela, ma non sempre
Ad esempio, in prossimità di chiese o parrocchie, possono essere presenti aree di sosta che facilitano l’accesso ai luoghi di culto. Questi spazi possono essere riservati a veicoli con permessi speciali rilasciati dal Comune, come nel caso di manifestazioni religiose o eventi che coinvolgono molte persone. Tuttavia, tali agevolazioni non derivano dal ruolo del sacerdote in quanto tale, ma dalle necessità organizzative di eventi che coinvolgono la comunità locale.
I preti, come qualsiasi altro cittadino, possono ottenere un permesso per parcheggi riservati ai disabili se essi stessi o i loro familiari conviventi possiedono una certificazione di disabilità. In questo caso, non è il loro ruolo religioso a garantire tale diritto, ma le normative previste per le persone con disabilità. Inoltre, i veicoli di servizio utilizzati per attività parrocchiali possono, in alcune circostanze, ottenere permessi di accesso a zone a traffico limitato ma anche questo dipende dalle decisioni delle autorità locali e non rappresenta un diritto universale dei sacerdoti.
Situazioni di emergenza: come per altri casi
Un’altra considerazione riguarda le situazioni di emergenza, come nel caso di un prete che deve prestare assistenza spirituale a persone malate o morenti. In tali casi, può essere possibile ottenere una certa tolleranza dalle forze dell’ordine locali in caso di sosta temporanea in luoghi non convenzionali, come aree riservate o vicino a ospedali.
Tuttavia, questa tolleranza è basata sul buon senso e sulla discrezionalità degli agenti, piuttosto che su un diritto formale. Non esiste, quindi, una normativa che conferisca a priori ai preti il diritto di parcheggiare ovunque.