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Ferrari, ufficiale, chiuso l’impianto a Maranello | Fulmine a ciel sereno, decisione presa e subito operativa: ecco le conseguenze

Lo stabilimento di Maranello - fonte Ansa Foto - giornalemotori.it
Lo stabilimento di Maranello – fonte Ansa Foto – giornalemotori.it

Dopo anni è pronto ad un rinnovamento uno degli stabilimenti più importanti per la storia italiana: ecco che cosa succede.

Da quasi 100 anni il nome della Ferrari rappresenta una delle più grandi eccellenze automobilistiche non solo in Italia ma anche in tutto il resto del mondo. Oggi parlare delle auto del Cavallino Rampante, questo è il suo iconico logo, significa parlare di auto che sono diventate un vero e proprio sinonimo di lusso e di eleganza, ma anche di sportività e di prestazioni di altissimo livello che pochi altri marchi possono eguagliare.

A fondare l’azienda era stato Enzo Ferrari, un vero e proprio visionario nel mondo della mobilità e dell’automobilismo. E ora, dopo così tanti anni di gloriosa storia alle sue spalle, è arrivato il momento di fare un ulteriore passo avanti verso il tema della mobilità sostenibile. Sappiamo bene che questo è uno dei temi più importanti oggi quando si parla di automobili e la novità che arriva da Maranello è destinata a farsi sentire.

Infatti, ad essere coinvolto in questa fase storica della Ferrari è uno degli stabilimenti più importanti del marchio, ovvero Maranello. Attivo dal 2009, l’impianto di trigenerazione è stato chiuso.

Maranello, chiude l’impianto e si rende più sostenibile

Utilizzato per la produzione combinata di energia elettrica, termica e frigorifera, l’impianto funzionava grazie a due motori alimentati a gas metano. La chiusura dell’impianto è avvenuta con tre mesi di anticipo rispetto ai piani previsti, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dalla Casa di Maranello durante il Capital Markets Day 2022.

L’impianto rappresentava un esempio di tecnologia ad alta efficienza energetica e fino al 2022 era responsabile della produzione di circa 120 GWh di elettricità l’anno. Grazie a questa efficienza, Ferrari ha ottenuto certificati bianchi dal Gestore Servizi Energetici. La decisione di disattivarlo fa però parte della strategia di transizione verso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

Il marchio del Cavallino Rampante - fonte stock.adobe - giornalemotori.it
Il marchio del Cavallino Rampante – fonte stock.adobe – giornalemotori.it

Il piano energetico del marchio Ferrari

Ferrari si è posta l’ambizioso traguardo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030 e la chiusura dell’impianto di trigenerazione rientra in questo piano. Il Ceo di Ferrari, Benedetto Vigna, ha descritto la data di spegnimento dell’impianto come un momento storico per l’azienda, che non utilizzerà più gas per produrre elettricità e si affiderà invece a fonti rinnovabili per alimentare il proprio stabilimento.

L’obiettivo è quello di incrementare la produzione di energia rinnovabile. In particolare, Ferrari vuole puntare ad un’espansione degli impianto fotovoltaici.