Stangata auto diesel: arriva la ‘bomba’ delle accise, 3 miliardi di introiti, ma escono tutti dalle nostre tasche | Ecco quanto pagheremo di più
Arriva l’ennesima stangata per chi guida un veicolo a diesel: il governo ha ufficializzato la brutta notizia.
Tra le spese peggiori per tutti gli automobilisti italiani rientrano senza dubbio anche quelle del carburante. Fare il pieno è diventato sempre più difficile e dispendioso, questa non è di certo una novità. È ormai da più di due anni e mezzo che gli automobilisti si trovano a fare i conti con un aumento importante del costo del carburante. In particolare, la crisi è scoppiata in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Anche se al momento ci troviamo in un momento favorevole dal punto di vista del costo del carburante, sta per arrivare una brutta notizia. Soprattutto per chi guida un’auto alimentata a diesel. Infatti, il governo sta considerando l’allineamento delle accise sul diesel a quelle della benzina.
Questo potrebbe tradursi in un aumento significativo del prezzo del gasolio alla pompa, con un impatto stimato di oltre 3 miliardi di euro a carico degli automobilisti. È una possibilità che emerge dal “Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025 – 2029“, che prevede una razionalizzazione delle spese fiscali tra cui la revisione delle accise sui carburanti.
Diesel, il governo aumenta le accise: ecco svelato il perché
Al momento, l’accisa sul diesel è di 0,617 euro per litro. Quella sulla benzina è invece più alta e si attesta attorno ai 0,728 euro per litro. Il piano del governo non specifica se l’allineamento delle accise sarà verso il basso o verso l’alto, ma le previsioni più probabili indicano un incremento per il diesel.
Se ciò dovesse avvenire, il prezzo del gasolio aumenterebbe causando una spesa aggiuntiva di 5,50 euro per un pieno. Nel complesso, il governo potrebbe ottenere una somma di cira 3,1 miliardi di euro all’anno, in caso di consumi stabili come nel 2023.
Una situazione già difficile
L’aumento dell’accisa sul diesel risulterebbe in un incremento significativo del peso fiscale sui carburanti, già tra i più alti in Europa. Al momento, la tassazione totale sul gasolio rappresenta il 56,1% del prezzo alla pompa, mentre per la benzina tale percentuale sale al 59,8%.
Il piano del governo è al momento ancora in fase di discussione e non ci sono ancora certezze né sulla sua approvazione né sui tempi di applicazione. Di certo, si tratterebbe di una brutta notizia per le milioni di persone che usano un veicolo a diesel.