Caro carburanti, via alla Riforma del Ministero: puoi detrarre le spese per spostarti senza neanche accendere il motore
Il costo della benzina in Italia è da sempre un argomento di grande interesse, poiché influisce in maniera diretta sui consumi quotidiani dei cittadini e sull’economia del Paese.
Attualmente, il prezzo della benzina è soggetto a fluttuazioni significative dovute a vari fattori, tra cui il prezzo del petrolio sui mercati internazionali, le accise, le tasse e le dinamiche di domanda e offerta.
Il prezzo della benzina al distributore è composto da diverse voci. La prima e più evidente è il costo della materia prima, cioè il petrolio, il cui prezzo è influenzato dalle quotazioni sui mercati internazionali. Quando il prezzo del petrolio sale, il costo della benzina aumenta di conseguenza, e viceversa.
Una parte considerevole del prezzo finale della benzina in Italia è rappresentata dalle tasse, in particolare dalle accise. Le accise sono imposte indirette che lo Stato applica su prodotti come i carburanti.
In Italia, le accise sulla benzina sono tra le più alte d’Europa e includono una serie di addizionali storiche, introdotte nel corso degli anni per finanziare emergenze nazionali o eventi straordinari (come alluvioni, terremoti o guerre). Attualmente, il peso delle accise incide per una cifra superiore a 0,70 euro per ogni litro di benzina.
Accise e non solo: ma puoi evitare tutto
Oltre alle accise, il prezzo della benzina è gravato dall’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto), che viene applicata sia sul costo della materia prima sia sulle accise stesse, aggravando ulteriormente il costo finale. L’aliquota IVA sui carburanti in Italia è del 22%, una delle più alte in Europa.
In Italia, il prezzo della benzina può variare anche in base alla regione e al tipo di distributore. Alcune regioni applicano delle addizionali locali sulle accise, il che può portare a differenze di prezzo significative da una zona all’altra del Paese. Inoltre, i distributori self-service offrono generalmente prezzi più bassi rispetto ai distributori serviti, in quanto i costi di gestione sono inferiori. Esiste però un modo per ‘tagliare la testa al toro’, e risparmiare tutto.
Risparmia i soldi della benzina e recupera tutto nel 730
Il metodo per risparmiare e non sprecare denaro in carburante è semplicissimo: basta non fare rifornimento. Sì, certo, ma come ci si sposta? E’ questa la differenza: scegliere il mezzo pubblico, il trasporto pubblico. Se oggi usi i veicoli per il trasporto pubblico, non dovrai sostenere spese di carburante alcuno e, in più, avrai un vantaggio nelle tasse.
Infatti potrai detrarre il 19% su una spesa massima di 250 euro se avrai usufruito di un abbonamento ad un qualunque tipo di mezzo pubblico, che sia quello locale, regionale o anche interregionale.