Perché gli inizi (duri) di Enzo Ferrari sono il segreto delle Rosse? Ecco svelata la vera “ragione” che ha reso iconico il Cavallino
Enzo Ferrari, figura leggendaria nel mondo dell’automobilismo, nacque il 20 febbraio 1898 a Modena, Italia. Fin da giovane, Ferrari mostrò un forte interesse per i motori e le corse automobilistiche, un interesse che fu alimentato dai racconti delle gare a cui assisteva insieme a suo padre e suo fratello
Nonostante avesse aspirazioni iniziali a diventare cantante lirico, la passione per le auto ebbe presto la meglio e lo spinse a intraprendere una carriera nel mondo delle corse.
Gli inizi di carriera di Enzo Ferrari furono tutt’altro che facili. Durante la Prima Guerra Mondiale, Ferrari servì come autista per l’esercito italiano, ma la perdita del padre e del fratello a causa dell’influenza spagnola segnò profondamente la sua vita personale.
Dopo la guerra, nel 1919, Enzo si trasferì a Milano, dove trovò lavoro presso la CMN (Costruzioni Meccaniche Nazionali) come collaudatore e pilota.
Fu in questo periodo che fece il suo debutto nelle competizioni automobilistiche, partecipando alla Parma-Berceto, una gara di salita, senza però ottenere grandi successi.
Ferrari in Alfa Romeo: non è un controsenso, ma l’inizio del tutto
Nel 1920, Ferrari ottenne la grande occasione di lavorare per Alfa Romeo, all’epoca una delle case automobilistiche più prestigiose d’Italia. Qui iniziò la sua carriera come pilota ufficiale e ottenne alcuni risultati degni di nota, tra cui il secondo posto nella Targa Florio del 1920.
Sebbene non fosse considerato uno dei migliori piloti dell’epoca, Ferrari dimostrò subito una grande abilità nel gestire e organizzare il team, cosa che lo distinse dai suoi colleghi. La sua attenzione al dettaglio e la passione per le corse iniziarono a emergere in maniera più evidente in questi anni.
Negli anni successivi, Ferrari divenne sempre più coinvolto nelle operazioni del team Alfa Romeo, tanto che nel 1929fondò la Scuderia Ferrari, inizialmente come un dipartimento di corse all’interno dell’Alfa Romeo. La scuderia, che si occupava di gestire le auto da corsa per clienti privati e piloti, divenne presto un punto di riferimento nel panorama delle competizioni. Sotto la guida di Enzo, il team ottenne numerose vittorie, attirando l’attenzione dei migliori piloti dell’epoca.
Ferrari, l’inizio della leggenda
Nel 1932, Enzo Ferrari abbandonò definitivamente le corse come pilota, dedicandosi completamente alla gestione della Scuderia. La nascita del figlio Dino Ferrari e la crescente responsabilità nel team lo portarono a concentrarsi esclusivamente sulla parte organizzativa. Dopo l’interruzione della collaborazione con Alfa Romeo nel 1939, Ferrari fondò una sua azienda, la Auto Avio Costruzioni, gettando le basi per la nascita della futura Ferrari S.p.A..
Gli inizi della carriera di Enzo Ferrari furono dunque caratterizzati da sfide, ma anche da una grande determinazione. Il suo percorso come pilota e organizzatore segnarono le tappe fondamentali per la creazione di un impero che avrebbe rivoluzionato il mondo dell’automobilismo.