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Passaggio di proprietà auto, l’inghippo che non conosci: prima di concludere l’acquisto, informati o ti spennano

Chiave dell'auto, come chiedere il doppione - fonte stock.adobe - giornalemotori.it
Chiave dell’auto,e – fonte stock.adobe – giornalemotori.it

In Italia, quando si acquista un’auto usata, uno degli aspetti fondamentali da considerare è la tassa di trasferimento di proprietà. Questa tassa, detta anche “Imposta Provinciale di Trascrizione” (IPT), è un tributo obbligatorio che si paga al momento del passaggio di proprietà del veicolo.

Il trasferimento di proprietà, infatti, deve essere registrato presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA), gestito dall’ACI (Automobile Club d’Italia), per aggiornare i dati del nuovo proprietario nel registro.

Il costo della tassa di trasferimento di proprietà varia in base a diversi fattori, come la tipologia del veicolo e la provincia in cui si effettua l’immatricolazione.

Per quanto riguarda le automobili, l’IPT si calcola in base ai kilowatt (kW) del veicolo. La tariffa base per il trasferimento di proprietà di un’auto è fissata a 150,81 euro per veicoli fino a 53 kW di potenza.

Per ogni kilowatt in più, si applica un costo aggiuntivo di circa 3,51 euro. Tuttavia, è importante notare che le singole province possono aumentare questo valore fino al 30%, il che significa che il costo finale può variare da luogo a luogo.

IPT, la tassa che non conosci fino in fondo

Oltre all’IPT, vi sono altri costi legati al trasferimento di proprietà di un’auto usata. Tra questi, il bollo per l’aggiornamento della Carta di Circolazione (32 euro) e gli emolumenti PRA (27 euro). Se si sceglie di effettuare il passaggio di proprietà presso un’agenzia di pratiche auto o un concessionario, potrebbero esserci ulteriori costi di servizio per la gestione della pratica.

Il processo di trasferimento di proprietà prevede che l’acquirente e il venditore si rechino presso uno sportello del PRA o della Motorizzazione Civile, o presso una delle agenzie autorizzate, per registrare il passaggio. È necessario avere con sé la Carta di Circolazione, il Certificato di Proprietà e un documento di identità valido. Una volta completata la procedura, l’acquirente riceverà un nuovo Certificato di Proprietà Digitale (CDPD) e un’etichetta adesiva da applicare sulla Carta di Circolazione con i nuovi dati.

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Tempistiche da non scordare

È fondamentale effettuare il passaggio di proprietà entro 60 giorni dall’acquisto del veicolo. In caso di ritardi, il nuovo proprietario potrebbe incorrere in sanzioni amministrative, che possono andare da un minimo di 173 euro a un massimo di 866 euro, oltre agli interessi di mora.

Infine, va sottolineato che il trasferimento di proprietà di un’auto non solo è un obbligo legale, ma rappresenta anche una tutela per l’acquirente e il venditore, poiché garantisce che il veicolo sia correttamente intestato al nuovo proprietario, evitando future responsabilità per multe o incidenti in capo al vecchio proprietario.