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Te lo dimentichi sempre, non lo usi mai: ma al posto di blocco lo ‘paghi’ carissimo I Centinaia di automobilisti multati ogni giorno

Posto di blocco, controllano anche sotto la tua auto - fonte Corporate+ - giornalemotori.it
Posto di blocco, controllano anche sotto la tua auto – fonte Corporate+ – giornalemotori.it

Il giubbotto catarifrangente è un elemento obbligatorio per la sicurezza stradale in Italia, regolato dal Codice della Strada.

Questo dispositivo di sicurezza, che deve essere di colore acceso, solitamente giallo, arancione o rosso, e dotato di bande riflettenti, è fondamentale per garantire la visibilità di chi si trova fuori dall’auto in condizioni di scarsa illuminazione, come durante guasti o incidenti notturni o in caso di fermate d’emergenza su strade extraurbane o autostrade.

Il vincolo relativo all’uso del giubbotto catarifrangente è stato introdotto in Italia nel 2004.

Da allora, tutti i conducenti di autoveicoli sono obbligati a indossarlo in determinate circostanze, precisamente quando devono scendere dal veicolo in situazioni di pericolo o d’emergenza.  L’obbligo riguarda sia il conducente che i passeggeri, e la sua mancata osservanza comporta sanzioni.

Cosa dice la legge

L’articolo 162 del Codice della Strada stabilisce che il giubbotto catarifrangente debba essere indossato ogni volta che il conducente si trova a camminare al di fuori del veicolo, specialmente in prossimità della carreggiata, su strade extraurbane o autostrade, e in condizioni di scarsa visibilità o di notte.

È obbligatorio, ad esempio, indossare il giubbotto quando si esce dall’auto per posizionare il triangolo di emergenza in caso di avaria o incidente. Il triangolo stesso deve essere posizionato ad almeno 50 metri dal veicolo fermo, e il giubbotto deve essere già indossato prima di scendere dall’auto.

La mancata osservanza di questa norma può comportare una multa che varia da 41 a 168 euro se la violazione avviene su strade urbane, mentre su strade extraurbane o autostrade la sanzione può andare dai 25 ai 99 euro. Inoltre, la violazione prevede la decurtazione di 2 punti dalla patente di guida.

giubbotto-triangolo-Depositphotos.com-giornalemotori.it
giubbotto- -Depositphotos.com-giornalemotori.it

Se non lo usi sono guai

L’obbligo del giubbotto catarifrangente non riguarda solo le auto, ma si estende anche a camion, furgoni, moto e ciclomotori. Anche i conducenti di questi mezzi devono indossare il giubbotto in situazioni di emergenza o quando scendono dal veicolo in condizioni pericolose.

È fondamentale che il giubbotto sia sempre facilmente accessibile all’interno del veicolo, per esempio nel cruscotto o sotto il sedile, in modo che possa essere indossato immediatamente in caso di necessità. Inoltre, è importante assicurarsi che il giubbotto sia conforme alla normativa europea (CE), che prevede precise caratteristiche di visibilità e riflettenza.

In conclusione, il giubbotto catarifrangente rappresenta un dispositivo di sicurezza cruciale per prevenire incidenti durante situazioni di emergenza o di pericolo su strada, garantendo che il conducente o i passeggeri siano ben visibili agli altri veicoli. Il rispetto di questo obbligo non solo è fondamentale per evitare sanzioni, ma soprattutto per tutelare la propria incolumità.