Patente auto extracomunitaria in Italia, la stanno facendo tutti: non sempre è illegale, attento o te la stracciano sotto gli occhi
Esistono delle procedure ben specifiche da seguire: ecco quali sono e che cosa prevede la legge per questo argomento.
I titolari di una patente di guida extracomunitaria che desiderano convertirla in una italiana devono seguire alcune procedure ben specifiche. Esse dipendono dallo Stato che ha rilasciato la patente, motivo per cui spesso si tende a fare molta confusione da questo punto di vista. Parliamo di una vera e propria giungla normativa all’interno della quale non è sempre facile districarsi.
Prima di tutto, bisogna specificare che questi conducenti possono guidare in Italia con il documento del paese di origine fino ad un massimo di un anno dall’acquisizione della residenza in Italia. Questo però può avvenire a patto che la patente sia accompagnata da una traduzione ufficiale e integrale. Superato tale limite, devono obbligatoriamente procedere con la conversione della patente.
Il problema è che tale conversione può avvenire soltanto ad un patto. Ovvero, che esista un accordo di reciprocità tra il paese extracomunitario di riferimento e l’Italia. Che cosa prevede tale accordo di reciprocità?
Che cosa prevede l’accordo di reciprocità
Alcuni paesi extracomunitari hanno firmato un accordo di reciprocità con il nostro paese. Questo significa che la conversione della patente può essere fatta senza effettuare gli esami di guida. Tra questi paesi troviamo Albania, Algeria, Argentina, Filippine, Giappone, Marocco, Principato di Monaco, Regno Unito, San Martino, Svizzera, Turchia e Ucraina, ma anche altri paesi.
Ci sono poi alcuni stati che consentono la conversione solo per determinate categorie di cittadini. Parliamo per esempio di paesi come il Canada, il Cile, la Zambia o gli Stati Uniti. In questi casi, la conversione è riservata a diplomatici, personale consolare e per i loro familiari.
Qual è la procedura da seguire
Che cosa dobbiamo fare per avviare la pratica di conversione di una patente extracomunitaria in una italiana? Il procedimento parte dalla Motorizzazione Civile, alla quale bisogna presentare una serie di documenti. Tra questi troviamo il modello TT2112 compilato e firmato, la patente originale (e una sua fotocopia), oltre che attestazioni di pagamento tramite Pago Pa.
Per i cittadini extracomunitari viene poi richiesto il permesso di soggiorno. Esso deve essere presentato sia al momento della richiesta che alla consegna della nuova patente. La pratica può essere presentata personalmente oppure delegata a terzi, oppure ancora affidata ad un’agenzia di pratiche auto o a un’autoscuola. In questo caso, però, saranno addebitati i costi del servizio.