La Vespa rischia di “estinguersi” | Shock in tutto il mondo: e in Italia parte la mobilitazione, a partire da Salvini
È uno dei simboli più iconici del nostro paese, ma si trova in pericolo a causa delle politiche ambientali europee.
Brevettata nell’aprile del 1946, la Vespa è nata grazie a Piaggio. Il suo creatore, l’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio, voleva realizzare uno scooter che fosse al tempo stesso semplice da guidare ed economico, oltre che adatto alle strade italiane del dopoguerra. Con il suo design innovativo e iconico, divenne in poco tempo un simbolo di mobilità.
Negli anni ’50, la Vespa esplose come fenomeno di costume, diventando popolare sia in Italia che all’estero. Il modello esplose come in film iconici come Vacanze Romane del 1953, pellicola in cui Gregory Peck e Audrey Hepburn sfrecciano tra le strade di Roma a bordo proprio di una Vespa. Divenne in questo modo un’icona globale conosciuta in tutto il mondo.
Negli anni 2000, la Piaggio ha introdotto modelli più moderni. Di recente ha anche introdotto versioni elettriche, che però non hanno conosciuto particolare successo. E ora la Vespa si trova a rischio a causa delle politiche ambientali europee, che potrebbero segnare la fine come veicolo a combustione interna.
La Vespa è a rischio: che cosa sta succedendo
Il rischio attuale deriva dalla stretta normativa europea sulle emissioni di gas nocivi. Entro il 2035, l’Unione Europa prevede di eliminare gradualmente tutti i veicoli a combustione interna. Tra questi era inclusa anche la Vespa, che storicamente utilizza motori di questo tipo. Le nuove regolamentazioni ambientali mirano a ridurre in modo drastico le emissioni di Co2.
Queste politiche mettono però a rischio l’esistenza di veicoli che come la Vespa non rispettano i nuovi standard ambientali. Questo scenario ha scatenato un acceso dibattito in Italia.
Matteo Salvini in soccorso della Vespa
A venire in soccorso della Vespa è niente meno che il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. Il leader leghista ha proposto che la Vespa venga riconosciuta come un simbolo della tradizione culturale nazionale. Se questa proposta venisse accettate, la Vespa potrebbe ottenere una sorta di esenzione dalle severe regolamentazioni sulle emissioni, continuando ad essere prodotta nella sua forma attuale (ovvero a combustione interna).
Il ministro Salvini ha ottenuto il sostegno di regioni come la Lombardia e la Puglia, ma la proposta non ha ottenuto un consenso unanime. Sono molti gli esperti e gli ambientalisti contrari a questa esenzione. Molti infatti sostengono che sarebbe meglio adattare la Vespa alle tecnologie ecologiche già esistenti.