Carburante alterato, la nuova moda degli additivi sfonda-auto I Ma poi distruggono te: 150 mila euro di multa e 5 anni di carcere
Nel 2024, la legislazione italiana prevede pene severe per chi altera illegalmente il carburante, una pratica che comporta gravi rischi per l’ambiente, la salute pubblica e la sicurezza stradale.
La manipolazione del carburante può includere l’aggiunta di sostanze non autorizzate, come l’acqua o additivi illegali, o la modifica della composizione chimica del carburante per migliorarne le prestazioni o ridurne i costi di produzione.
Le leggi italiane in materia di controllo e qualità dei carburanti sono regolate dal Decreto Legislativo 18 agosto 2016, n. 169, che recepisce la Direttiva Europea 2014/94/UE sui carburanti alternativi e stabilisce norme per garantire la qualità e la conformità dei combustibili venduti sul territorio nazionale.
Questo decreto stabilisce standard rigorosi per il carburante e impone controlli severi per prevenire e punire le pratiche di alterazione.
Chi viene sorpreso a modificare il carburante può affrontare sanzioni amministrative e penali significative. Le multe possono variare in base alla gravità dell’infrazione e alla quantità di carburante alterato.
Multa da record
Le sanzioni amministrative per la manipolazione del carburante possono oscillare tra i 10.000 e i 150.000 euro. In casi particolarmente gravi, come la manipolazione su larga scala o la messa in circolazione di carburanti altamente nocivi, le pene possono includere anche la sospensione o la revoca della licenza commerciale e sanzioni penali, che possono comportare fino a 5 anni di reclusione.
Oltre alle multe, le autorità competenti, come la Guardia di Finanza e i Carabinieri, sono autorizzate a sequestrare i carburanti alterati e a procedere con le necessarie operazioni di bonifica e smaltimento. Le operazioni di controllo e ispezione sono effettuate regolarmente per garantire che i distributori di carburante rispettino le normative e per prevenire la circolazione di carburanti non conformi.
Le modifiche al carburante possono avere effetti deleteri sul funzionamento dei veicoli, riducendo l’efficienza del motore, aumentando le emissioni inquinanti e causando danni ai sistemi di filtraggio. Inoltre, l’utilizzo di carburanti alterati può compromettere la sicurezza stradale, creando condizioni di guida pericolose.
Prevenzione e cautela
Per prevenire tali pratiche, le autorità italiane lavorano in stretta collaborazione con enti di controllo e organizzazioni di settore per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la conformità alle norme. Le campagne informative e i controlli rigorosi mirano a garantire che solo carburanti di alta qualità raggiungano i consumatori, proteggendo l’ambiente e la salute pubblica.
In sintesi, nel 2024 in Italia, le multe e le pene per chi altera illegalmente il carburante sono severe e mirano a dissuadere e prevenire comportamenti dannosi. Il rispetto delle normative sul carburante è essenziale per mantenere la sicurezza e l’integrità del settore automobilistico e ambientale.