RC Auto, la truffa degli sconti falsi: migliaia di italiani depredati di un intero stipendio I Danno triplo: devi rifarla e pagare un multone
Ti fermano al posto di blocco e, in un colpo solo, resti doppiamente fregato: perché scopri di aver subito una delle peggiori truffe automobilistiche di sempre. Ma non solo: dovrai pure pagare una multa per questo. Vale a dire? E’ presto detto.
Da qualche tempo a questa parte sta spopolando la truffa delle RC Auto scontate. Di che si tratta? Facciamo un passo indietro per centrare subito il tema.
In Italia, l’RC Auto (Responsabilità Civile Auto) è un’assicurazione obbligatoria per tutti i veicoli a motore che circolano su strada. Questa polizza copre i danni causati a terzi, inclusi pedoni, ciclisti e altri conducenti, in caso di incidente.
Introdotta per garantire una maggiore sicurezza e tutela economica, la RC Auto è prevista dal Codice della Strada e il suo mancato possesso può comportare severe sanzioni, tra cui multe che vanno da 866 a 3.464 euro e il sequestro del veicolo.
L’RC Auto non copre i danni subiti dal veicolo dell’assicurato o dalle persone a bordo dello stesso, a meno che non si aggiungano garanzie accessorie, come la copertura kasko o contro gli infortuni del conducente.
Lo sconto falso: e sei nei guai
L’obbligo di assicurazione rappresenta una protezione essenziale non solo per chi guida, ma anche per chiunque possa subire danni in un incidente stradale, garantendo una forma di risarcimento automatica e sicura. Certo, chiunque vorrebbe risparmiare, specie alla luce degli enormi rincari di questi tempi, quando deve affrontare l’esborso delle RC Auto. Per questo se ci propongono degli sconti, siamo subito molto attenti.
Eppure, non sempre si tratta di sconti veri, ma a volte di vere e proprie truffe. La più nota, la truffa degli sconti con iban, prevede un modus operandi che porta i truffatori a svuotare il conto dei poveri guidatori che, a loro volta, poi, rischiano pure la beffa di una multa. In pratica, proponendo degli sconti on line molto interessanti, delle presunte ‘compagnie assicurative’ catturano l’attenzione dei potenziali clienti.
La truffa dello sconto assicurativo: ma ti lasciano al verde
Convinti da un prezzo stracciato, i clienti fanno un versamento su di un IBAN che ricevono tramite messaggio criptato tramite programmi di messaggistica e, tuttavia, non ottengono alcun riscontro. Poco dopo l’assicuratore contatta il cliente dicendo che l’operazione non è andata a buon fine e indica un secondo Iban, a cui ripetere l’operazione. Così, il cittadino paga due volte la stessa cifra, e tuttavia non ottiene nulla.
Gli viene inviata una copia dell’operazione bancaria taroccata, dopodiché non riceve nessun altro riscontro. E intanto, tuttavia, l’auto è scoperta: e se la polizia ferma il povero malcapitato, lo multa anche pesantemente. E bisogna pure fare una (vera) assicurazione. Quindi, danno triplo.