Codice della Strada, la nuova batosta anti-rumore: silenzio assoluto o multoni a pioggia ad ogni clacsonata

La guida rumorosa è una violazione del Codice della Strada che può comportare sanzioni amministrative e, in alcuni casi, anche il fermo amministrativo del veicolo.

La normativa italiana prevede specifiche limitazioni ai livelli di rumore che un veicolo può emettere durante la circolazione, al fine di tutelare l’ambiente e la quiete pubblica.

Le sanzioni per guida rumorosa sono previste per chi modifica il proprio veicolo o ne utilizza uno che, per condizioni tecniche, produce un rumore eccessivo rispetto ai limiti consentiti dalla legge.

Il rumore eccessivo può essere causato da diverse componenti del veicolo, come l’impianto di scarico, il motore, o anche l’impianto stereo.

Tra le cause più comuni della guida rumorosa c’è la modifica illegale dello scarico del veicolo, con l’intento di aumentarne il suono o le prestazioni.

Rumori in strada di ogni tipo: zero tolleranza

Questo tipo di intervento, se non autorizzato, può far sì che il veicolo superi i limiti di rumorosità previsti dalle normative europee e italiane. Secondo l’articolo 155 del Codice della Strada, è vietato condurre veicoli che emettono rumori superiori ai limiti stabiliti o che risultano essere particolarmente molesti.

Questo include, ad esempio, l’uso improprio del clacson, dei sistemi di allarme, o qualsiasi altra fonte di rumore che possa arrecare disturbo. La legge prevede inoltre che tutti i veicoli in circolazione debbano essere mantenuti in condizioni tali da non superare le emissioni sonore omologate dal costruttore, sia per quanto riguarda il motore sia per altre componenti meccaniche.

Le sanzioni per la guida rumorosa possono variare in base alla gravità dell’infrazione. In caso di emissioni sonore superiori ai limiti consentiti, la multa può variare da 42 a 173 euro, come stabilito dall’articolo 155. Se il veicolo è stato modificato in modo tale da amplificare il rumore, le autorità possono disporre anche il fermo amministrativo del veicolo per un periodo fino a tre mesi. Inoltre, se il veicolo presenta modifiche strutturali che compromettono la sicurezza stradale o l’integrità delle emissioni, potrebbe essere richiesto di ripristinarlo nelle condizioni originali, sostenendo i relativi costi.

Recidiva e non solo

In caso di recidiva, le sanzioni possono essere aumentate e includere anche la decurtazione di punti dalla patente di guida. Questo può accadere soprattutto se la guida rumorosa provoca disagi in aree particolarmente sensibili, come i centri abitati o le zone limitrofe a scuole, ospedali o luoghi di riposo.

È importante notare che la guida rumorosa non riguarda solo il fastidio arrecato agli altri utenti della strada, ma anche l’impatto ambientale. Il rumore eccessivo contribuisce all’inquinamento acustico, un problema crescente nelle aree urbane che incide negativamente sulla qualità della vita. Le norme che regolano la rumorosità dei veicoli sono quindi pensate per tutelare non solo la sicurezza stradale, ma anche il benessere collettivo.