Divieto di sosta non mi fai più paura: ecco il modo per non pagare la multa I E’ tutto legale, ma non vogliono che tu lo sappia
Ricevere una multa per divieto di sosta può essere un’esperienza frustrante, ma è importante sapere che in Italia esistono procedure specifiche per contestare la sanzione, se si ritiene che sia stata emessa ingiustamente.
Il ricorso per una multa di questo tipo può essere presentato in due modi: attraverso il Prefetto o tramite il Giudice di Pace. Entrambi i percorsi hanno tempistiche e requisiti specifici che devono essere rispettati per avere una possibilità concreta di successo.
Il primo passo per presentare ricorso è raccogliere tutte le prove che dimostrino l’ingiustizia della multa. Queste possono includere fotografie del luogo in cui è stata rilevata l’infrazione e ricevute che attestano il pagamento di un parcheggio regolare.
Rientrano nel novero anche le testimonianze di altre persone presenti al momento dell’infrazione, o eventuali errori nella compilazione del verbale. È fondamentale che le prove siano chiare e pertinenti, poiché saranno la base su cui si fonderà il ricorso.
Una volta raccolte le prove, è possibile scegliere tra due vie principali, che si differenziano per tempistica, modalità e anche per costi. Vediamoli nel dettaglio.
Come fare ricorso
La prima soluzione è quella del ricorso al Prefetto: Il ricorso al Prefetto deve essere presentato entro 60 giorni dalla notifica della multa. Si può fare per iscritto, inviando una raccomandata A/R o consegnando il ricorso di persona presso l’ufficio competente. Nel ricorso bisogna indicare le ragioni per cui si ritiene la multa ingiusta, allegando tutte le prove raccolte. Il Prefetto ha 180 giorni per decidere; se non risponde entro questo termine, il ricorso si considera accolto per silenzio-assenso.
In alternativa vi è il ricorso al Giudice di Pace: si può presentare ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica della multa. Questa procedura comporta un costo variabile a seconda dell’importo della multa e può richiedere la presenza in udienza. Anche in questo caso, è necessario allegare tutte le prove e motivare dettagliatamente le ragioni del ricorso. Il Giudice di Pace esamina il caso e, in base alle evidenze presentate, può decidere di annullare o confermare la sanzione.
Iter, vincoli e limiti della procedura
È importante ricordare che presentare ricorso non sospende automaticamente il pagamento della multa. Se il ricorso viene respinto, si rischia di dover pagare anche ulteriori spese e interessi. Per questo motivo, prima di procedere, è consigliabile valutare attentamente la solidità delle proprie argomentazioni.
Infine, è sempre utile informarsi bene sui propri diritti e doveri, magari consultando un avvocato specializzato in diritto amministrativo o un esperto di pratiche automobilistiche, per aumentare le possibilità di successo nel ricorso.