Addio multe ingiuste: puoi contestarle TUTTE I Ecco cosa fare, passo per passo: prendi nota e smetti di pagare
Se ritieni di essere stato multato in maniera ingiusta mentre eri alla guida della tua auto, non temere di far valere i tuoi diritti e non pensare di essere costretto a pagare la sanzione a prescindere. Anzi.
Chiunque si senta nella posizione di contestare una sanzione amministrativa comminata a seguito di una presunta violazione di una delle regole del codice della strada, ha tutti i diritti di presentare ricorso.
Il ricorso in seguito ad una multa stradale è, in realtà, un diritto che tutti i cittadini possono vantare a prescindere dal fatto di avere o meno i presupposti per un annullamento del proprio della sanzione.
La legge, in effetti, permette a tutte le persone al mondo di difendersi in tutte le sedi e i gradi di giudizio. L’assioma per cui si sostiene che ognuno sia innocente fino a prova contraria è, e resta, un principio universale.
Di conseguenza, a prescindere che la multa sia davvero ingiusta o che sia solo un tentativo da parte dell’automobilista di evitare il pagamento di una sanzione, presentare il ricorso resta comunque una possibilità per chiunque.
Come contestare una multa?
Se hai violato il codice della strada, o almeno così ritengono i soggetti che ti hanno multato, hai la possibilità dunque di presentare un ricorso. Di norma una sanzione può essere contestata per delle incongruenze relative ai dati personali o alla targa, alla data e al luogo della presunta infrazione o al tipo di violazione contestata, al pari dell’importo della stessa.
È importante disporre di adeguata documentazione per sostenere le proprie ragioni, nell’ambito del reclamo: prove fotografiche, video, dichiarazioni di testimoni, ricevute varie e altre prove documentali. Per presentare il ricorso si hanno 60 giorni di tempo dalla notifica, includendo dati personali, le ragioni della contestazione e le prove raccolte. Dopodiché?
Tempistica per il ricorso e a chi presentarlo
Oltre a presentarlo all’ente che ha emesso la sanzione, il ricorso può essere indirizzato al prefetto entro sempre 60 giorni tramite raccomandata con ricevuta di ritorno oppure online. L’alternativa è presentare identico ricorso al giudice di pace competente nel territorio: in questo caso entro 30 giorni dalla notifica della multa, sempre spiegando le ragioni e portando prove a conferma della propria tesi di innocenza.
A quel punto bisognerà attendere la risposta dell’autorità a cui ci sia rivolti. In caso di mancato esito positivo del ricorso però potremmo essere obbligati a pagare l’importo originale più le spese accessorie.