Autopilota, ancora dubbi e paura: è il futuro o l’oblio della guida? Statistiche impietose, ma ogni innovazione è sempre passata da preconcetti e timori
Si mettono male le cose per i fan del pilota automatico, con dati sugli incidenti in continua crescita: ecco i dettagli.
Sono tante le innovazioni tecnologiche che hanno cambiato in modo radicale il modo in cui siamo abituati a pensare alle automobili. Le novità che hanno rivoluzionato il settore in questi ultimi anni hanno riguardato diversi aspetti della mobilità. A partire da quelli relativi alle emissioni, con l’avanzare nel settore delle auto elettriche, in grado di impattare in modo molto meno consistente sull’ambiente.
C’è poi tutta un’altra questione, cioè quella relativa alla sicurezza stradale, che come sappiamo è un fattore oggi fondamentale. Lo scorso 7 luglio è entrato ufficialmente in vigore per le auto di nuova immatricolazione l’obbligo di dotazione dei sistemi ADAS, cioè i dispositivi di assistenza alla guida.
In particolare, oggi parliamo del sistema di guida autonoma. Da tempo al centro di numerose discussioni e di controversie soprattutto per il tema della sicurezza, il suo futuro sembrava essere florido e invece gli ultimi dati rivelano una situazione a dir poco drammatica.
Pilota automatico, i dati che sconvolgono il settore
A rilasciare i dati di cui stiamo per parlare è stata Tesla, tra le prime case automobilistiche ad introdurre il sistema Autopilot. Secondo il rapporto che è stato di recente rilasciato dalla casa automobilistica fondata da Elon Musk, si sarebbero registrato un incidente ogni 11 milioni di chilometri percorsi con il sistema Autopilot attivo.
Stiamo parlando di uno dei tassi di incidenti più alti mai registrati dall’introduzione del sistema, che era avvenuta nel 2018. Chi non usa il sistema di guida autonoma registra invece un incidente ogni 2,3 milioni di chilometri percorsi. Sono dati che sollevano dubbi sull’efficacia e sulla sicurezza del sistema di pilota automatico di Elon Musk.
Pilota automatico, si riaccende il dibattito sulla sicurezza
I dati che sono pubblicati da Tesla sono senza dubbio destinati a far discutere ancora di più l’opinione pubblica, che era già spaccata a meta sul tema della guida autonoma. Di sicuro questi sistemi necessitano di ulteriori sviluppi e di perfezionamenti, ma possono anche offrire vantaggi significativi in termini di riduzione degli incidenti causati da errori umani.
Serve maggiore sicurezza, dunque, anche per proteggersi anche dagli attacchi hacker. Tesla ha dovuto affrontare numerosi cyberattacchi nel corso degli ultimi tempi. Serve altro lavoro, dunque, ma questa potrebbe davvero essere la strada per il futuro delle automobili.