Ci risiamo, Ferragosto shock, occhio a dove parcheggi: è tornato il ‘cavallo di ritorno’: ti rubano l’auto e ti ricattano: ti giochi tutti i soldi e la tua privacy
Ci risiamo: per una gran quantità di cittadini che si troveranno a salire in auto in questi giorni caldissimi, e non solo dal punto di vista climatico, di pieno agosto, fa ritorno uno dei cavalli di battaglia peggiori che si possono riconoscere in ambito delle truffe automobilistiche.
E si tratta, quasi come se si volesse reiterare una sorta di gioco lessicale non voluto, di un vero e proprio cavallo di ritorno: non un cavallo proprio ma un modo metaforico per identificare una classica truffa.
È così che infatti viene definita probabilmente una delle più antiche operazioni di raggiro che seguono i più canonico dei furti che si possono conoscere lungo le strade della nostra città.
Si tratta di un’operazione che delle menti criminali svolgono in due momenti ben distinti: il primo è riferito al furto dell’auto e proprio. Il secondo invece è un raggiro a sfondo economico.
Come sappiamo molto spesso i momenti chiave in cui si sviluppano maggiormente i furti di auto e dunque i pericoli per chi possiede un veicolo sono quelli in cui vi è una maggiore densità viaria. Ovvero?
Furti auto e truffa del cavallo di ritorno: che cos’è e cosa rischiamo
Con dunque il numero di veicoli si trova a circolare nella stessa zona, specialmente se si tratta di luoghi legati alle vacanze estive o alla cosiddetta movida, il pericolo per i proprietari delle auto cresce non soltanto livello statistico ma proprio in relazione alla fattibilità: ovverosia i ladri sanno benissimo che in determinate zone ci saranno sempre molte più vetture e quindi anche il relativo e consequenziale caos.
Per questo motivo entra in azione e approfittando proprio di una generale maggior frequenza di auto, una confusione maggiore a livello di parcheggi e di attenzione da parte di vacanzieri, turisti e non, riescono a derubare un numero smisurato di vetture. Il vero problema non è tanto il furto in quanto tale, che pure rappresenta un danno economico assolutamente ingente e in alcuni casi irreparabile per chi, magari anche a fatica, era riuscito appena a potersi permettere una breve vacanza e finisce per terminarla senza neppure il proprio veicolo.a volte il furto segue un vero e proprio ricatto, una estorsione.
Il cavallo di ritorno è nulla di più di una estorsione
In pratica i ladri dopo aver rubato l’auto non decidono né di smantellarla né di utilizzarla per altre attività illecite: ma utilizzando i dati personali che si trovano all’interno della veicolo ricattano il proprietario contattandolo e chiedendogli del denaro, anche parecchio urgente in cambio della restituzione del proprio veicolo.
In pratica se vuole la tua stessa auto deve ricomprare pagando migliaia di euro ai ladri.