Dazi Cina, la deadline è a Ferragosto: la Ue colpisce anche il biodiesel, è pugno duro
Continua la guerra commerciale tra Unione Europea e Cina: questa volta, al centro ci finiscono i biocarburanti.
Dopo le recenti elezioni europee dello scorso giugno e la rielezione di Ursula Von Der Leyen come presidentessa della Commissione Europea, si torna a parlare di automobili. Sappiamo bene che questo è uno dei temi più importanti del mondo. Bruxelles è infatti preoccupata dall’avanzare delle auto cinesi, che attraggono per il loro basso costo. Una situazione che mette in ginocchio le case produttrici europee e non può più essere ignorata.
Il tema della mobilità sostenibile e della transizione ecologica è uno di quelli che crea maggiori discussioni in Europa. La decisione di vietare la vendita di auto a combustione termica a partire dal 2035 non è stata accolta nello stesso modo in tutto il continente e ci si trova a fare i conti con una scadenza stringente sul quale tutta Europa è però in ritardo.
Se l’elettrico è stato spesso indicato come l’unica soluzione per il futuro della mobilità, è anche vero che stanno nascendo carburanti alternativi. Parliamo per esempio dell’idrogeno, ma anche dei biocarburanti, al momento al centro di nuovi dazi.
Biocarburanti, sono in arrivo nuovi dazi
Il mercato del biodiesel non è quello più conosciuto, ma si stima che valga già 31 miliardi di euro all’anno. Una cifra che è sicuramente destinata ad aumentare nei prossimi anni. La Commissione Europea non può restare indifferente di fronte a questo tema e dal prossimo 16 agosto imporrà pesanti dazi antidumping sul biodiesel importato dalla Cina con l’obiettivo di riequilibrare il mercato.
È nato tutto quanto in seguito ad un’indagine avviata dall’Unione Europea alla fine del 2023 dopo alcune segnalazioni di produttori di biodiesel in Europa che denunciavano prezzi eccessivamente bassi da parte degli stessi prodotti importati dalla Cina.
Le società coinvolte da questi dazi
I dazi entreranno in vigore il prossimo 16 agosto e andranno ad accompagnarsi a quelli già in vigore (anche se per il momento in maniera temporanea) contro le auto elettriche cinesi. Per quanto riguarda il biodiesel, saranno colpiti in particolare il gruppo Ecoceres (+12,8%), Jiaao (+25,4%) e Zhuoyue (+25,4%).
Una situazione che preoccupa non poco il mercato europeo. Il governo cinese ha già infatti annunciato provvedimenti che potrebbero mettere in ginocchio le case produttrici del nostro continente. E su cui ci sarà ancora molto da lavorare, perché la tensione è al massimo.