ZTL, il sogno si realizza finalmente. non si deve più pagare, a partire da queste settimane
Finalmente arriva una buona notizia che riguarda le zone a traffico limitato: ecco di che cosa si tratta e perché non devi più pagare niente.
Tra i nemici più grandi degli automobilisti di tutto il mondo ci sono senza dubbio le zone a traffico limitato. Sappiamo bene che si sono moltiplicate, soprattutto in Italia, un paese che su questo tema è particolarmente esperto dato che sono spuntate praticamente ovunque rendendo la nostra vita decisamente più difficile. Incappare in una di esse non è niente un piacere.
Sappiamo bene che le zone a traffico limitato hanno degli scopi ben precisi. Esse infatti servono a regolare il traffico all’interno di una determinata area, molto spesso in corrispondenza di un centro storico. Ci sono poi anche questioni ambientali, dato che spesso queste aree sono trafficate in modo intenso.
Finire in una zona a traffico limitato non è mai un piacere, su questo non vi è dubbio. Può bastare un solo secondo per prendere una multa epocale. Tuttavia, c’è una sentenza della Cassazione che viene in soccorso degli automobilisti: ecco di che cosa si tratta.
Zona a traffico limitato, la sentenza della Cassazione è chiara
Se già le telecamere delle zone a traffico limitato sono impietose, c’è anche la questione autovelox, forse il nemico numero uno di tutti gli automobilisti. Spesso questi dispositivi trovano luogo anche nelle zone a traffico limitato, ma di recente una sentenza della Cassazione ha cambiato tutto e aiuterà gli automobilisti ad evitare delle multe salatissime.
Infatti, la maggior parte delle volte gli autovelox posizionati nei pressi delle zone a traffico limitato non hanno alcun permesso. Di recente è stato promulgato il decreto Autovelox, testo atteso da quattordici anni, che ha chiarito quali sono i requisiti che questi dispositivi devono avere
Cosa fare se il dispositivo non è regolare
Il decreto autovelox ha stabilito in modo chiaro quali sono le differenze tra approvazione e omologazione. La prima è conferita dal ministro dei trasporti, mentre la seconda dal ministero delle imprese e del made in Italy. Non basta una sola delle due perché la multa sia valida.
Che cosa fare se l’autovelox che ci ha multati non è regolare? Si può procedere con il ricorso, che deve essere effettuato entro 60 giorni al giudice di pace. In questo modo, se il verdetto è positivo, si può evitare di pagare delle multe salate.