Patente, superati i 65 anni non guidi più: lo sanno in pochissimi, poi arriva la doccia fredda I In migliaia sul piede di guerra
Quando si è molto giovani una delle primissime cose che si sognano in assoluto è quella di arrivare quanto prima alla soglia dei diciott’anni per poter sentirsi evidentemente indipendenti e autonomi e liberi di andare ovunque si voglia. Attraverso un vero e proprio simbolo iconico.
Stiamo parlando come tutti possono comprendere e intuire della patente di guida. La licenza che si ottiene una volta maggiorenni per poter guidare un veicolo, viene concessa a seguito di due esami.
Dopo aver superato l’esame a quiz, è quello di cui guida vera e propria, ovviamente i candidati alla guida che abbiano appena diciott’anni o che siano anche i più grandi devono rispettare dei parametri psicoattitudinali per la guida.
In poche parole una commissione medica stabilisce se dal punto di vista fisico e psicologico il candidato ad ottenere la patente sia davvero in grado di guidare senza arrecare danno a se stesso e agli altri.
Questo implica ragionevolmente che la patente non sia un titolo a vita come ad esempio la carta d’identità o il codice fiscale che ci identificano e che pur se rinnovabili non possono essere revocati.
Superati 65 anni non guidi più
Di conseguenza nel corso del tempo la patente va rinnovata se le condizioni psicoattitudinali sono confermate e non sussistono motivazioni di legge che impediscano alla persona di continuare a guidare: di 10 anni in 10 anni e poi man mano in meno tempo, la patente viene sempre rinnovata a seconda dei casi. Eppure in pochi sanno che quando si arriva all’età di 65 anni scatta un limite, un divieto.
A 65 anni infatti non si viene più considerati di fatto abili alla guida: al massimo è prevista una deroga dagli altri tre anni fino ai 68 totali dopodiché si smette definitivamente di salire a bordo e la guida è severamente vietata. Da qui nasce un controsenso e anche un dubbio: come è possibile che per legge ci sia questo divieto a 65 anni quando invece spesso si vedono persone ultra novantenni alla guida?
I novantenni guidano ma non i sessantacinquenni
In realtà non si tratta di un paradosso ma di una differenza che corrisponde al tipo di veicolo che si intende guidare: anche gli ultra novantenni e i centenari possono continuare a guidare se le condizioni della loro natura psicofisica lo permettono. Al contrario se si tratta di guide di veicoli di grossa portata e professionali il vincolo è appunto legato ai 65 anni con deroga fino ai 68.
In particolar modo stiamo parlando delle patenti di guida delle categorie C e CE che permettono di guidare autotreni autoarticolati e veicoli con una massa complessiva che non superi le 20 tonnellate come ad esempio i TIR. Questo limite è indicato dall’articolo 115 del codice codice della strada.