“Erano solo 20 euro”: non importa la cifra, è un reato gravissimo
In questi ultimi giorni si sta parlando tanto di una nuova moda, illegale e clamorosamente inutile, relativa ad un modus operandi da parte di alcuni automobilisti che starebbero tentando di aggirare le multe stradali nel peggiore e più goffo dei modi.
C’era un tempo in cui forse qualcuno ci ‘cadeva’ davvero? Non è dato saperlo: ma quel che si sa, è che si tratta di una vera e propria azione illegale prevista in modo chiaro da tutte le leggi.
Di che cosa stiamo parlando? Del tentativo, da parte di alcuni, di sfuggire alla sanzione dopo esser stati sorpresi a commettere una infrazione stradale. E come ci stanno provando? Non ci crederete.
Ancora oggi, nonostante l’enorme conoscenza sul tema e la ‘viralità’ che ogni notizia e situazione – specie le più bizzarre – si porta sulle spalle facendo arrivare una news ovunque in tempo reale, c’è chi ci prova.
A dare che cosa? A corrompere l’agente durante il controllo. Sì, proprio così: presentando, anziché i documenti richiesti, una fascia di banconote belle e pronte per esser prese in cambio del silenzio.
Corruzione degli agenti, è sempre reato non importa la cifra
il reato di corruzione ai vigili urbani o a qualunque altro agente, al solo fine di evitare multe è un fenomeno diffuso in diverse parti tra cui l’Italia. Questo comportamento viola l’integrità delle istituzioni pubbliche, e rappresenta anche una gravissima violazione della legge, con conseguenze penali sia per chi offre il denaro sia per chi lo accetta.
La corruzione consiste nell’offrire, promettere o dare denaro o altri vantaggi a un pubblico ufficiale, in questo caso un vigile urbano, per indurlo a compiere o omettere un atto del suo ufficio come non comminare multe stradali. La corruzione si configura nel momento in cui un cittadino offre denaro in modo concreto e qualora l’agente lo accetti.
Cosa rischi se lo fai?
In Italia, la corruzione è vincolata dall’art 318 del Codice Penale: sono previsti l’arresto uno a sei anni a seconda dei casi e ovviamente la legge non fa differenza rispetto all’ammontare della cifra che viene offerta e nel caso ricevuta. Possono essere cinquecento euro come venti euro.
Si tratta sempre e comunque di corruzione e la cosa bizzarra è che ormai dovrebbe essere chiaro a tutti ma a quanto pare, specie tra le nuove leve di chi guida in strada, questo concetto sembra essere secondario rispetto alla speranza di non pagare una multa.