Polizze RC Auto false, truffa dell’estate: prezzi bassi per fregarti soldi e dati personali I Poi se li rivendono: centinaia di italiani col conto svuotato
In questi ultimi mesi (o forse sarebbe meglio dire anni) una enorme crisi economica globale ci ha investiti un pò tutti, toccando tutti gli ambiti, tutti i settori, tutti gli stati sociali, chi più e chi meno: con dei picchi davvero impressionanti e da paura.
Si fa spesso riferimento al classico paniere della spesa, che ideologicamente prefigura le principali voci di bilancio familiare e domestico di riferimento per capire se e come vanno le cose.
Si parla di forte inflazione quando, per definizione, per poter pagare le stesse cose che fanno parte del classico ‘paniere’ di primarie necessità devi utilizzare più denaro, che non è però compensato da salari adeguati.
Ecco, appunto: quando le entrate restano uguali o diminuiscono e le spese aumentano non per una scelta personale, ma perché i prezzi sono aumentati, si parla di crisi economica.
Ogni settore la può vivere diversamente, ma uno di quelli più colpiti di recente è quello delle auto e dei motori in particolare. In effetti, tutto ciò che riguarda le auto è in aumento.
Auto, spese folli, e spuntano le truffe delle RC Auto
A partire dai carburanti, carissimi, passando per bollo auto e assicurazione, le spese sono tutte aumentate. Per quanto riguarda poi le RC Auto, che sono poi le polizze assicurative e obbligatorie per appunto, le cifre di cui parliamo a volte sono così astronomiche da spaventare anche i più munifici. Ed è per questo che tutte le volte che si capta di una possibilità di risparmio, le antenne si addrizzano.
Spesso on line si trovano delle interessanti proposte più basse della media: in alcune circostanze però, quello che vediamo è solo uno specchietto per le allodole, un tentativo di truffa che fa a volte male, molto male alle tasche e che purtroppo prende di mira persone magari ingenue o poco avvezze al mondo web. Come funziona il tutto?
Fregature delle polizze, si rivendono i tuoi dati
Con pubblicità a tamburo, persuadono i più ingenui con proposte di polizze molto ma molto più basse della concorrenza: se ci caschi, però, e firmi e concedi i tuoi dati, perdi due volte. Prima ti prendono i soldi dal conto senza darti alcuna polizza, poi ti svuotano il conto tramite prelievi e spostamenti in ‘paradisi fiscali’ e infine si rivendono i tuoi dati anagrafici ad aziende esterne che necessitano di informazioni per poter fare marketing aggressivo, tempestandoci di chiamate.