Truffa delle finte multe, un trucco vecchio come il cucco
Sempre più persone lo fanno, ma è illegale: ecco come funziona la truffa delle multe finte e perché devi stare attento.
Nessuno vuole prendere una multa. Sappiamo bene che essere sanzionati significa perdere soldi e affrontare delle conseguenze legali ancora più pesanti. Pensiamo per esempio alla sospensione o alla revoca della patente, tanto per fare un esempio, o addirittura al fermo amministrativo, provvedimento molto serio che ci impedisce di circolare a bordo del nostro veicolo.
Le cose dal punto di vista delle multe stanno per peggiorare e non poco. Sta infatti per entrare in vigore il nuovo Codice della strada. Ad annunciare la stretta mesi fa era stato il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, che ora ha assicurato che il decreto entrerà in vigore entro poche settimane al massimo, nonostante i ritardi che il testo ha avuto (e che potrebbero protrarsi a oltre la fine dell’estate).
Ci sono le multe vere, e poi ci sono quelle finte. Parliamo di una delle truffe più frequenti in Italia e non solo. Ma per quale motivo così tante persone scelgono di apporre una sanzione finta sul vetro del proprio mezzo? Il motivo è molto più assurdo di quanto possa sembrare.
La truffa delle finte multe: ecco come funziona e perché non si può fare così
Sta accadendo in tutto paese. Su molte delle auto che vengono parcheggiate hanno iniziato a spuntare dei foglietti che molti potrebbero scambiare per una classica multa. Tuttavia non è per niente così. Anche perché leggendo meglio si vede che sul foglio c’è scritto “Questo non è un verbale“.
A piazzare le multe è un gruppo di attivisti che ha deciso di intervenire in maniera decisamente creativa contro chi parcheggia in modo selvaggio, magari occupando un posto riservato alle persone con disabilità anche se averne il diritto. Oppure sopra un marciapiede, ostacolando il passaggio delle persone, soprattutto di chi porta con sé una carrozzina o un passeggino.
Sulla multa finta c’è anche un QR Code
Non solo. Sul foglietto che viene apposto su ogni parabrezza trova posto anche un QR Code che, se viene scansionato, riporta a una pagina Instagram dove vengono riportate tutte le situazioni di parcheggio selvaggio della città in cui questi attivisti operano.
Un metodo sicuramente originale per protestare contro una situazione diventata intollerabile. E che infatti ha causato non pochi problemi per tutti.