Omicidio stradale, stop alla revoca della patente: lo dice la Cassazione
Ci sarà senza dubbio ancora tanto, tanto clamore per una decisione che ha già fatto discutere parecchio e ancora continuerà a farlo, su di un argomento che definire spinoso è davvero poco.
Stiamo parlando del tema, molto scivoloso, dell‘omicidio stradale e dei provvedimenti di legge che sono previsti in casi del genere. Un tema che accende per definizione polemiche e prese di posizioni.
E’ evidente che, parlando della vita delle persone, la situazione non possa che essere tale: si tratta del bene più prezioso che abbiamo e della necessità di tutelarlo sempre o, in caso di orribili tragedie, provare a far sì che la legge ‘faccia il suo corso’.
Ma qual è questo corso, per appunto? Spesso chi parla di omicidio stradale pensa di dare per scontati alcuni aspetti, come quello, per appunto, relativo al fatto che avendo commesso una cosa del genere tu non debba guidare mai più, in qualunque caso.
Come si sa, però, lo Stato di Diritto è tale solo se prendere delle decisioni che siano universalmente corrette, con pene adeguate al reato e soprattutto dando modo a tutti di potersi difendere.
Omicidio stradale, a volte torni a guidare subito
Se la presunzione di innocenza fino a prova contraria e fino all’ultimo grado di giudizio sono elementi da mettere come punti in fermi in ogni procedimento di natura giurisprudenziale, alla stessa stregua, però, cosa devono pensare i familiari delle vittime della strada? In questo senso è la legge che deve fare chiarezza e provare a rintracciare il caso singolo per interpretarlo senza fare di tutta un’erba un fascio. Per questo sta facendo discutere, in un verso e nell’altro (tra chi è contrario e chi no) la scelta della Cassazione sulle revoche della patente.
Come se si trattasse di un diefrofront: la revoca della patente va motivata. La Corte di Cassazione ha confermato che nei casi di omicidi stradali non aggravati, il giudice deve poter motivare la decisione. Un caso ‘senza aggravanti’ di guida (ad esempio l’abuso di alcol o droga) non è in automatico, dunque, punibile con la revoca automatica della patente.
Omicidio stradale senza aggravanti, la revoca della patente non è automatica
Un omicidio stradale con attenuanti, invece, è motivo di decisioni opposte a quelle che magari tanti si aspetterebbero. Vale a dire che un giudice, qualora volesse punire il responsabile con la revoca della patente, dovrebbe motivare la decisione in modo evidente.