Sosta auto davanti ai garage: in carcere fino a 4 anni
Fin da bambini ci viene insegnato, a parole e con azioni a volte perfino perentorie, che non esiste nulla di più prezioso – a parte la vita – della libertà personale: sottratta questa, ci sottraggono una parte corposa della nostra anima. Ed è verissimo.
Quando da piccini commettiamo un grosso guaio e finiamo in ‘punizione’, magari confinati in cameretta con il divieto di uscire (o di giocare) ci sentiamo come dei poveri piccoli uccelli in gabbia.
E’ lì che impariamo che esiste una profonda e intramontabile connessione tra azione e conseguenza, reato e pena, sbaglio e punizione. E che tra le peggiori, ci sia ‘l’arresto’.
Ovviamente da bambini questo confine dura una manciata di attimi, ed è ben diverso dalla ‘galera’ che, però, fin da allora, inizia ad albergare come uno spauracchio terribile nella nostra mente.
Così impariamo che chi ruba va in galera (o almeno dovrebbe), chi uccide ci finisce, chi commette gravi reati finisce in galera. E chi parcheggia male l’auto? No, per carità.
In carcere per colpa del parcheggio auto: tutto vero
Per chi sbaglia a lasciare l’auto in sosta dove non deve farlo al massimo c’è una multa, o tutt’al più una lavata di capo da parte del vigile urbano. Ma ne siamo davvero così sicuri? No che non lo siamo. Anzi. E a chiarirci il concetto arriva la Corte di Cassazione che ha sancito come in un caso si configura il reato, grave, di violenza privata, e questo è punibile con la reclusione.
Stiamo parlando del caso in cui si dovesse parcheggia di fronte a un garage o un portone, ostruendo e bloccando il passaggio così che nessuno possa entrare o uscire: si chiama violenza privata, e per la Corte Suprema si sta limitando la libertà di azione e di ‘determinazione’ della persone titolare del garage, andando a colpire duramente il cittadino.
Violenza privata, se parcheggi davanti al garage ti sbattono in galera
Anche se per qualcuno può sembrare paradossale, in verità è tutto nero su bianco come sancisce la Corte di Cassazione: ragion per cui chi ostruisce l’ingresso di un garage con il proprio mezzo è colpevole del reato di violenza privata che si paga con la reclusione fino a quattro anni.
E non è tutto: il reato di violenza privata è perseguibile d’ufficio e ciò significa che l’autorità può andare avanti con le indagini anche senza una denuncia della vittima.