Truffa della colonnina elettriche, cosa succede
Le auto a zero emissioni si ritrovano ad affrontare l’ennesimo problema, questa volta legato ai truffatori: ecco come evitare di perdere soldi.
Per i veicoli elettrici i problemi sembrano non finire mai. Le auto a zero emissioni infatti sono destinate ad essere il futuro della mobilità, questo lo sappiamo molto bene, ma la situazione per il momento non sembra essere a loro favore. Infatti, questa tipologia di alimentazione è al momento costretta ad affrontare dei problemi molto seri che non possono essere di certo ignorati.
Tutte queste situazioni dovranno essere risolte il prima possibile. La transizione ecologica sta avendo luogo, certo, ma per il momento ad una velocità decisamente troppo lenta rispetto a quanto si sperasse. Basta pensare alla questione dei costi, la più difficile da affrontare: questi veicoli costano ancora troppo. Ci sono poi le difficoltà legate all’autonomia, su cui regna una forte diffidenza, e alla mancanza di una rete di colonnine di ricarica adatta a sostenere la transizione elettrica.
Oggi parliamo proprio di colonnine di ricarica. Anche da questo punto di vista infatti non ci sono belle notizie, come vedremo tra poco. Le truffe sono all’ordine del giorno, ma ci sono dei modi per evitare di incappare in esse: ecco che cosa devi fare.
Truffe alle colonnine di ricarica elettrica
I truffatori sembrano essere diventato sempre più fantasiosi da questo punto di vista. E infatti hanno messo a punto alcuni sistemi per spillare soldi agli automobilisti anche grazie alle colonnine di ricarica, una novità che di sicuro fa poco piacere a tutti quanti.
Il nuovo metodo che i truffatori utilizzano è stato chiamato “quishing”. Deriva dal classico phising, ma avviene tramite un QR Code.
Come funziona la truffa con il QR Code
Arrivati alla colonnina di ricarica, molti automobilisti si trovano questo QR Code di fronte. Dopo averlo scannerizzato, convinti sia la modalità giusta per proseguire con il pagamento per ricaricare la batteria del proprio mezzo, inseriscono i propri dati bancari. Peccato che poi i soldi non vengano usati per ricaricare l’auto, ma dai truffatori che prendono possesso dei soldi in pochi istanti.
Infatti, questoi QR Code sono ovviamente falsi. Come difendersi? Semplicemente, controllando se il QR Code è quello originale stampato sopra la colonnina o se è stato appiccato dopo. Attenzione anche al POS: molti truffatori attaccano dispositivi di lettura in grado di rubare soldi dalla carta in pochi secondi.