Trucco dell’estate: niente multa al semaforo o ZTL
Metti una sera al mare, o nelle città di vacanza, nei poli di intrattenimento, nei centri turistici più gettonati dove vi è una marea di gente, e di auto, e tutti si inglobano e si incolonnano in coda, pur di arrivare. E’ il vero caos.
Ed è caos anche, se non soprattutto, per via della inciviltà e maleducazione che spesso si registrano tra i comportamenti delle persone, lungo le strade.
Guidare, si sa, non è mai un esercizio semplice e si rischia di continuo: incidenti, tamponamenti, ma anche multe a pioggia. Per molte ragioni, che siano infrazioni gravi o meno gravi.
Il Codice della Strada naturalmente non può omologare e uniformare tutti i reati con la stessa tipologia di punizione e, ovvio, in base alla pesantezza delle infrazioni, sanziona.
Ci sono comunque delle tipologia di infrazioni che si susseguono, e che sono proprio figlie di un senso civico carente, o assente, e di una concatenazione di fattori che producono solo caos.
Casi di infrazione stradale clamorosi
Se, ad esempio, tutti guidassimo con cautela e rispettando le più semplici delle regole, di certo ci sarebbero meno situazioni caotiche con cui combattere, meno infrazioni a pioggia. Prendiamo i più classici esempi, come il divieto di sosta, il superamento degli incroci con semaforo rosso e anche l’ingresso nelle ZTL non autorizzato: siamo noi i responsabili.
Se non parcheggiassimo male, non solo non avremmo multe, ma renderemmo anche un servizio alla collettività e, di contro, quando toccherà a noi, lo avremmo di ‘ritorno’. Ragionando all’inverso, invece, nel solco del ‘mors tua vita mea’, della prevaricazione e della totale mancanza di rispetto verso il prossimo, ecco le conseguenze.
ZTL e semafori, il caso dell’estate
Sono già numerosi gli esempi in questo scorcio di inizio estate di un leitmotiv tipico delle multe estive ‘scansate’, diciamo così. Cittadini che, a bordo di auto e moto, modificano, alterandola leggermente, la targa della propria auto così da non essere ‘teoricamente’ beccati al varco delle zone a traffico limitato o ai semafori.
L’obiettivo è scansare le multe ma anche accedere ad aree che non sono libere per tutte, e farlo senza pagare dazio. Il problema, per chi fa queste violazioni, è che non si va molto lontano. Perchè le auto, riconoscibili tramite indicazioni e riprese video e dai telai, verranno comunque multate: e la pena, che può arrivare a 173 per ogni singola violazione, prevede anche il fermo amministrativo.