Multe non pagate, Agenzia delle Entrate non fa sconti
Se non vuoi passare dei guai molto severi, ti conviene metterti in regola prima che ti scoprano: ecco che cosa rischi.
In Italia c’è un problema molto serio che gli automobilisti si trovano costretti ad affrontare ogni giorno. Stiamo parlando delle multe. Gli importi sono sempre più alti e da questo punto di vista la situazione sta per subire una stretta senza precedenti. È infatti attesa entro poche settimane l’entrata in vigore del nuovo Codice della strada, un decreto che renderà la vita degli automobilisti ancora più difficile.
Nessuno di noi vuole prendere una multa, questo è certo. Per molti, si tratta di un vero e proprio incubo. Per non essere sanzionati ovviamente c’è un metodo molto semplice: rispettare in maniera fedele le regole che sono indicate nel Codice della strada. In questo modo, possiamo essere certi di non incappare in nessun problema e di non rischiare niente, come si può ben immaginare.
Ma che cosa succede quando le multe non vengono pagate? Sono in molti a dimenticarsi di saldare i debiti con l’Agenzia delle entrate, mentre altri lo fanno in maniera intenzionale sperando di non incappare in conseguenze. Che però ci sono e sono parecchio serie, come vedremo tra poco.
Multe non pagate, l’Agenzia delle entrate è severissima: ti toglie anche la casa
Nei casi peggiori, cioè quando le multe non vengono pagate per un periodo di tempo lungo, l’Agenzia delle entrate può arrivare persino a toglierti la casa. Ci sono però delle limitazioni. Infatti, la prima casa non è pignorabile ma soltanto per debiti relativi a cartelle esattoriali, e questo è un grosso problema.
Infatti, questo significa che anche per debiti di poche migliaia di euro gli agenti di riscossione possono arrivare a toglierti la casa. Si tratta di una situazione eccezionale, ma che non deve essere sottovalutata.
Sulla prima casa ci sono dei limiti
Quando la prima casa non può essere ignorata? Innanzitutto, la casa deve essere l’unico bene immobile del cittadino. Inoltre, deve essere adibita a civile abitazione e non deve essere di lusso, oltre che essere il luogo di residenza del contributore.
Per evitare il pignoramento tutte queste condizioni devono coesistere. Non ne basta una sola, dunque, ma devono essere tutte soddisfatte perché non accada il peggio.