Fermo amministrativo, annulla il provvedimento sul nascere
Chi possiede un’auto sa – o se non altro dovrebbe sapere – alla perfezione che il rovescio della medaglia dei vantaggi della guida sono le enormi responsabilità a carico di chi si metta al ‘comando’.
Che tu sia un neopatentato o un guidatore esperto, la differenza è poca perché, rispetto alla legge, al netto delle differenze di peso e impatto delle conseguenze, si è sempre sanzionati in caso di infrazioni.
Rischiare la vita è, in primis, il primo elemento che dovrebbe farci presumere che comportamenti congrui e rispettosi della legge e del Codice della Strada siano l’unica via percorribile.
Se poi si aggiunge il rischio di danno al portafogli, o la perdita di disponibilità della stessa auto, allora il quadro si fa molto più completo, e per delle ragioni pratiche.
Pur se cinica, per molte persone la pericolosità di una multa, o un provvedimento di sottrazione del mezzo è quasi più pesante del rischio stesso di perdere la vita.
Ricorso fermo amministrativo, ora puoi dimenticarlo
Sembra assurdo, poiché non c’è nulla di più irrimediabile alla morte, mentre tutto il resto è secondario al confronto, ma spesso ci si si sente ‘immortali’ e il cinismo e il realismo del quotidiano ci impongono di aver paura di tutt’altro, come delle tasse non pagate che si aggravano di provvedimenti pesanti e il rischio di perdere la disponibilità di propri beni. Come nel caso delle auto.
Infatti la più grande paura per molti è quella relativa al perdere l’auto, con il classico provvedimento del fermo amministrativo che è di fatto una procedura impattante, pesante, ma come ben sanno gli avvocati non del tutto irrimediabile. Come dicevamo, l’unica cosa che non prevedere soluzioni è la morte. Il fermo amministrativo è ben lontano dall’esser tale, ovviamente.
Ecco come cavartela col fermo amministrativo
Se hai una macchina che è essenziale per svolgere la tua attività lavorative, professionale puoi tutelare chiedendo l’esenzione del fermo amministrativo presso l’agenzia di Riscossione a seguito di una eventuale notifica e preavviso. Bisogna motivare la cosa con dati di fatto e l’auto deve risultare come bene ammortizzabile già registrato.
La stessa situazione vale se l’auto è intestata ad un soggetto che rientra nei parametri indicati dalla legge 104 per la tutela delle disabilità. In tutti gli altri casi, perfino quelli in cui si dimostri la necessità di usare la macchina (tipo far la spesa, se si è anziani e così via) la legge prevede sempre soluzioni alternative.