Parcheggio auto disabili, la legge ti fornisce gli strumenti, tutelati subito
Le norme sono molto severe ma questa è comunque una delle infrazioni più commesse nel nostro paese, ecco come difenderti. Parcheggiare in un posto auto che è riservato alle persone con disabilità è una grave infrazione oltre che un comportamento immorale che va a ledere i diritti di una categoria di persone.
Non è di certo raro trovare in città un posto che è riservato alla persone con disabilità. Infatti, le diverse amministrazioni comunali prevedono dei posteggi appositi per queste categorie di persone (o per chi ne ha a carico una). A contraddistinguerli sono le strisce gialle e il segnale che raffigura una persona sopra una sedia a rotelle.
I parcheggi riservati alle persone con disabilità sono una delle agevolazioni su cui questa categoria di persona può fare affidamento. Per esempio, chi è coperto dalla legge 104 può evitare di pagare il bollo auto in maniera permanente, tanto per fare un altro esempio.
Tuttavia, non è per nulla una situazione rara quella di trovare un posto di questo tipo occupato da chi non avrebbe diritto di farlo. Si tratta di un comportamento che va a ledere le opportunità delle persone con disabilità. Non è solo un’infrazione ma è anche un comportamento immorale.
Parcheggi per persone disabili, che cosa cambia con il nuovo Codice della strada
Sul tema dei parcheggi riservati alle persone con disabilità si è soffermato il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, che per primo si è impegnato nella definizione del nuovo Codice della strada. Secondo le sue stime, esso dovrebbe entrare in vigore nel mese di luglio, ma non è ancora una certezza.
D’ora in poi, i parcheggi riservati ai disabili saranno sempre gratuiti. È stato infatti modificato l’articolo 188. Ma che cosa prevede la legge per chi infrange questa norma?
Le multe per chi non rispetta i parcheggi per persone con disabilità
La stretta è molto severa. Infatti, chi parcheggia in un posto riservato alle persone con disabilità rischia molto grosso. Le sanzioni sono specificate dall’articolo 158, che è stato modificato al rialzo.
In particolare, il nuovo decreto prevede che la multa sia compresa tra i 115 e i 660 euro se a commettere l’infrazione è una moto. Invece, per tutti gli altri veicoli, la multa è compresa tra 330 e 990 euro.