RC Auto, terrore per la truffa della AI
Sottoscrivi una polizza di assicurazione sapendo che è tuo dovere farlo e che tuttavia l’enorme esborso a cui ti stai sottoponendo per obbligo di legge poi ti ‘ritorna’ indietro, in caso di eventuale incidente.
E’ chiaro che nessuno va in giro augurandosi di fare degli incidenti per il solo fatto di ottenere dei rimborsi assicurativi, qualora questo poi sia ciò che accada a seguito dei riscontri delle perizie.
E’ tuttavia cruciale ricordare come, tra le tante voci di spesa che un cittadino affronta per le proprie auto, quella della RC Auto di certo non è a fondo perduto: è una sorta di investimento.
Per definizione, appunto, una polizza: assicurandoci e garantendoci, un pò come avviene per le polizze sulla vita o sugli infortuni, Che ci sia una copertura economica adeguata in seguito a determinati accadimenti.
Specie se poi si ha la certezza, parlando di incidenti, di avere ragione, di essere dalla parte giusta della legge, diciamo così. Ma il punto è: siamo sicuri che questo possa bastare? Ecco, il grande dubbio.
Il caso clamoroso della AI, lo conoscono in pochi
In effetti di recente è emerso un caso molto, molto particolare, che non ha soltanto portato a galla un problema di enorme significato e portata in ambito assicurativo, legale e perfino penale: ma ha mostrato un fianco scoperto, sul fronte delle coperture e difese degli assicurati, a cui molte persone forse non erano abituate. Stiamo parlando della nuova terribile truffa che spopola.
Qualcuno l’ha definita come la truffa della AI, ovvero sia la truffa dell’intelligenza artificiale, che ormai spopola in ogni ambito della nostra vita, e nel settore delle auto in particolare. Quale sarebbe il punto, quale il problema? Che cosa succederebbe con questa truffa? Semplice – per modo di dire – ma crudele: in poche parole ti fregano, e risulti colpevole e non puoi farci nulla.
Modifica foto: con la AI cambiano le carte in tavola
L’uso dell’intelligenza artificiale viene messo in piedi da truffatori evoluti, come dei veri e propri hacker, che modificano le foto probanti di un procedimento di risarcimento dopo un incidente.
In pratica i furbetti modificano le foto, le taroccano con le intelligenze artificiali di modo che non solo venga simulato un incidente, ma che il danno appaia enorme, e a carico tutto di una povera vittima. Per evitare di caderci, basta che, nel caso di sinistri in presenza, si chiamino subito le autorità.