Multe auto, scatta il redditometro: più guadagni, più paghi, e viceversa I Pessima notizia per i Paperoni, ottima per i brutti anatroccoli
Ci hanno sempre detto che la democrazia fosse il più grande strumento di cui essere provvisti, per poter esercitare i propri diritti senza violare quelli altrui, cosicché tutti si sia sempre uguali, nel limite del possibile, ovvio.
Sì, perché poi, di fatto, nella realtà di tutti i giorni, uguali non lo siamo: se non nella ‘facoltà’ di esercitare dei diritti, quanto meno nella possibilità concreta di metterci, davvero tutti quanti, sullo stesso piano. Specie su di un aspetto.
Quello economico. E’ vero, i soldi non fanno la felicità, ma come dice qualcuno, aiutano. Aiutano se non altro a sbarcare il lunario, che di questi tempi è più uno spicchio luminoso travolto dal buio fosco di una crisi senza fine.
Tantissime famiglie non hanno soldi per arrivare a fine mese e non è un retorico qualunquismo da due soldi: è realtà. Ci sono invece persone che non sanno che farsene del troppo denaro. E si crea disparità. Enorme disparità.
Per questo, tutte le volte che si sente parlare di qualche procedimento, o indirizzo di legge o anche solo una idea che possa portare più equità, per non dire giustizia, su questo fronte, le orecchie si sollevano.
Redditi e multe, funziona davvero?
Un esempio di ciò che funzionerebbe sarebbe l’utopico mondo in cui tutti guadagnano uguale: non essendo realizzabile, però, che ne dite della società in cui tutti pagano la stessa cifra? Nemmeno questa è fattibile, se non altro per un discorso di coerenza. Chi guadagna di più perché dovrebbe pagare quello che paga chi incassa di meno?
Ecco, appunto, forse è questa la chiave di volta. Quella che, ad esempio, hanno deciso di applicare su di un aspetto che fa riferimento ad uno dei nodi più spinosi e discussi da parte dei cittadini: ovvero le multe. Sì, una sorta di principio fondato sul reddito, ecco, un redditometro sulle multe. Sarebbe a dire? Più soldi hai, più paghi, meno ne hai, meno paghi.
Dove c’è il redditometro
L’esempio lampante di redditometro sulle multe (parliamo di multe stradali, ma il concetto si può estendere) è quello della Norvegia. Nel paese nordico esiste una legge che impone di pagare le multe stradali in percentuale al proprio reddito dichiarato, per cui più hai soldi, e più paghi.
Ne sa qualcosa il povero (metaforicamente parlando) cittadino che si è trovato con una multa record di 116 mila euro. E se questo avvenisse in Italia?