Codice della strada, divieto TOTALE di guida se ti beccano così: la multa di 344 è solo l’antipasto dei guai che stai per passare
La sicurezza in strada non può più – se mai lo sia stata, dopotutto – essere demandata ai buoni comportamenti e forse al buon cuore delle persone che salgono a bordo dei propri mezzi.
La coscienza delle persone non può in alcun modo essere presa come parametro di riferimento per garantirci che, in strada, tutti siano capaci di guidare seguendo le regole, senza mettere in pericolo gli altri.
Purtroppo sempre più spesso quello che si evidenza, guardando le azioni e i comportamenti dei guidatori nelle nostre strade e autostrade, è che sembri vigere una sorta di legge della ‘sopraffazione’.
Quando si parla di strada come giungla, in effetti, non si va troppo lontano dalla realtà, guardando il modo in cui agiscono alcuni cittadini e guidatori, che magari pensano di aver sempre ragione.
Vince il più forte, vince il più arrogante, quello che grida di più, che fa la manovra più aggressiva, che se ne importa sempre meno delle regole, anche relative alla preservazione del proprio mezzo.
Regole rigorose, ora non scherzi più col fuoco
A dire il vero non è così, e le regole esistono, eccome, e sono dure e stringenti sempre di più. Anzi, con le recenti misure di inasprimento si sta provando a dare ulteriore prova che la ‘prova di forza’ semmai si dovesse ridurre a questo il rispetto del Codice della strada, non è mai, alla fin fine, in favore della parte di chi guida, ma di chi amministra le leggi e lo Stato.
Una volta si parlava di Leviatano, un gigante ‘mitologico’ a cui l’autorità statale veniva paragonata, rispetto alle minute creature che sono gli uomini: ecco, la sproporzione di forza tra chi guida e non rispetta le regole e lo Stato che ha il coltello dalla parte del manico per farle rispettare deve essere questa. E non solo per violazioni classiche e durante la guida ma anche sullo stato di preservazione della macchina. Per esempio?
Se la tua auto non è norma ti multano e te la bloccano
Ora il Codice della Strada prevede una serie di sanzioni, da un minimo di 81 euro a un tetto di 344 euro come inizio di un percorso di punizione esemplare per chi, ad esempio, circola con fari rotti, o bruciati, o danneggiati, sulla scia di ciò che dice l’articolo 79.
Si può andare incontro poi ad un vero e proprio divieto di prosecuzione alla guida, con il divieto di marcia del veicolo laddove i dispositivi rotti, o mancanti, potrebbero influire sulla sicurezza pubblica.