Sanzioni e multe, la riforma dei sogni, riduzioni del 120%: è verissimo, non ti ricapita più
Arrivano finalmente buone notizie per gli automobilisti: gli importi delle multe calano del 120%, ecco il perché.
Il Codice della strada sta cambiando. Mancano poche settimane e il tanto atteso decreto entrerà in vigore nel nostro paese, almeno secondo le stime del governo e in particolare del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, che per primo si è impegnato su questa riforma così radicale. Dopo l’approvazione della Camera dei deputati manca solo quella del Senato e poi il decreto entrerà finalmente in vigore, cambiando per sempre la vita di tutti gli automobilisti italiani.
C’è però anche un’altra riforma su cui il governo di Fratelli d’Italia, presieduto dalla premier Giorgia Meloni, sta lavorando. È quella che riguarda il sistema sanzionatorio tributario. L’obiettivo anche in questo caso è importante, cioè ridurre la severità delle sanzioni per i contribuenti che intendono regolarizzare la loro posizione con l’Agenzia delle entrate e quindi con il Fisco.
Il decreto legislativo sarà applicato a tutte le violazioni che saranno commesse dal 1 settembre 2024. Gli automobilisti e i cittadini italiani potranno quindi dire addio per sempre alle “maxi-multe”. Ma che cosa dice nel dettaglio il decreto?
Calano le sanzioni: i dettagli della riforma del sistema tributario
Parlando di sanzioni amministrative (è quindi anche il caso delle classiche multe), la riduzione che avverrà sarà compresa tra un quinto e un terzo. Si andrà così ad avvicinare gli importi ai parametri europei. Non è sempre così, però, perché in caso di una violazione giudicata particolarmente grave, l’importo della sanzione può persino aumentare. Chi invece è recidivo, subirà una sanzione raddoppiata rispetto all’importo normale.
C’è poi il caso delle sanzioni penali. Esse saranno mitigate a chi non riuscirà a pagare per cause di forza maggiore o per chi, dopo un mancato pagamento, intende regolarizzare la propria posizione. Pugno duro contro comportamento fraudolenti o omissivi, per cui le sanzioni saranno più severe.
Le sanzioni che riguardano le dichiarazioni dei redditi e l’IVA
Per quanto riguarda l’omessa dichiarazione dei redditi, le sanzioni massime saranno ridotte per cifre che vanno dal 240% al 120%. La sanzione sarà del 75% per una dichiarazione presentata con oltre 90 giorni di ritardo ma prima degli accertamenti, mentre non è prevista nessuna modifica per l’omessa dichiarazione senza imposte dovute, che rimane compresa tra i 250 euro e i 1.000 euro. Se la dichiarazione è infedele, la sanzione sarà fissa al 70% (con un minimo di 150 euro).
Per omesso pagamento dell’IVA e delle ritenute, invece, gli importi non supereranno il 60%, rispetto al precedente 240%. Si punta quindi a un sistema sanzionatorio più equo e più proporzionato, che aiuti i contribuenti che sono in difficoltà.