Decreto autovelox UFFICIALE da OGGI: ecco come cambia tutto I Automobilisti nei guai fino al collo
Era atteso da quasi 14 anni e ora sta finalmente per diventare realtà: ad annunciarlo è stato il ministro dei trasporti Matteo Salvini.
L’annuncio è avvenuto durante un question time alla Camera dei deputati, quando il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini ha parlato del tanto atteso decreto autovelox. È da quasi quattordici anni che se ne parla e ora, dopo così tanto tempo, per il famoso decreto Autovelox è arrivato il momento di essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 maggio 2024. Entrerà in vigore però soltanto il prossimo 12 giugno.
Nei quattordici anni passati da quando si è iniziato a parlare del decreto Autovelox, nessun governo aveva adottato il decreto. Di fatto, si è così creata una situazione confusionaria in materia e il ministro Salvini, che da tempo ha manifestato la sua avversione verso alcuni aspetti di questi dispositivi, non aveva più intenzione di restare a guardare.
È da tempo che il discorso sugli autovelox infiamma l’opinione pubblica nel nostro paese. Questi dispositivi sono il nemico numero uno degli italiani, questo lo sappiamo già. Ora, però, con il decreto autovelox si mira a sistemare per sempre questa questione.
Che cosa prevede il Decreto Autovelox 2024
Il testo del decreto punta ad individuare le modalità di collocazione e di uso di questi dispositivi, dando una regolamentazione puntuale e regole più chiare. Non si occupa invece della questione dell’omologazione degli apparecchi, un tema di forte attualità.
Prima di tutto, bisogna specificare che le disposizioni del decreto autovelox non si applicano alle postazioni fisse, mobili o a bordo di veicoli in movimento che sono presidiate da forze dell’ordine. Le altre postazioni devono essere posizionate soltanto in seguito ad una valutazione dell’ente proprietario della strada.
Che cosa cambia quindi per gli automobilisti con il decreto Autovelox
Ma leggendo il testo, che cosa cambia di fatto per gli automobilisti italiani? Su autostrade e extraurbane principali, secondarie e locali, potremo trovare trovare dispositivi fissi soltanto se il limite di velocità non è inferiore di oltre 20 chilometri orari rispetto a quanto previsto solitamente dalla legge. Inoltre, la distanza tra il segnale del limite di velocità e il dispositivo deve essere pari o superiore ad un chilometro.
Sempre parlando di postazioni fisse, ci soffermiamo poi su quelli che si trovano su strade urbane. I dispositivi potranno essere installati soltanto se il limite di velocità non è inferiore a 50 km/h (strade urbane di scorrimento), pari a 50 km/h (strade urbane di quartiere e locali), a 30 km/h (urbane ciclabili), non inferiore a 30 km/h (itinerari ciclopedonali). In questi casi, la distanza deve essere di almeno 200 metri (strade urbane di scorrimento) o di 75 metri (tutti gli altri casi).