Gli scooter diventano taxi: rivoluzione totale nel settore I Ma c’è chi vorrebbe il dietrofront
Arriva la novità che non farà piacere a molti: ecco il nuovo servizio di moto taxi e come si diventa un driver.
La mobilità sta cambiando in modo radicale in questi anni. Una delle novità più grandi, quando si parla di città e di trasporto, è stata senza dubbio quella rappresentata da Uber. Il servizio di trasporto automobilistico privato che soltanto tramite l’utilizzo di un’applicazione è in grado di mettere in contatto passeggeri e autisti. Un servizio che però ha attirato le critiche pesanti da parte dei taxisti, che in Uber vedono un pericolo concorrente e rivale.
Da un po’ di tempo, però, Uber non è l’unica azienda a proporre un servizio di questo tipo. Infatti, in alcune città italiane è già in attività un’alternativa in cui a essere usate come taxi non sono le auto… ma le moto. Un servizio di questo tipo è già in funzione in città come Napoli e Milano, ma a breve sbarcherà in un’altra città dove è già stato aperto il reclutamento dei conducenti.
Si chiama Fasto e funziona tramite un’app dedicata che permette di richiedere il servizio taxi a bordo di scooter o di moto. Una novità che però è destinata a far discutere di nuovo, ecco il perché.
Il nuovo servizio di moto taxi arriva in un’altra città italiana
Dopo Milano e Napoli, sarà Firenze la terza città italiana dove Fasto sbarcherà. Non sarà quindi strano vedere delle moto che fanno da taxi all’interno del capoluogo toscano. I taxisti sono sul piede di guerra, dato che se già Uber non era stato accolto in maniera positiva, Fasto è visto come l’ennesima minaccia al loro lavoro.
Siamo certi che le discussioni e le polemiche non mancheranno nei prossimi mesi, quando Fasto diventerà sempre più operativo a Firenze e presto anche in altre città di tutta Italia.
Come diventare un driver di Fasto
Per diventare un driver di Fasto ci sono dei requisiti ben precisi da rispettare. Per prima cosa serve uno scooter o uno scooter elettrico, oppure una moto. Inoltre, il driver deve essere in possesso dei certificati di abilitazione professionale KA e KB, oltre che della patente A.
Così, iscrivendosi tramite l’applicazione di Fasto, i driver possono impostare un raggio di azione all’interno del quale lavorare. Quando ricevono una richiesta da parte di un cliente, possono quindi decidere di accettare la richiesta oppure no. Tramite un’altra applicazione, invece, i clienti possono richiedere il servizio.