Stravolti i limiti di velocità delle auto: aumentano e diminuiscono nello stesso momento I A quanto posso andare: confusione totale tra gli automobilisti
Cambiano di nuovo i limiti di velocità: ecco a quanto devi guidare ora e perché entrano in vigore queste novità.
Sta per cambiare tutto. La rivoluzione del nuovo Codice della strada sta infatti finalmente per arrivare: il decreto dovrebbe entrare in vigore poco prima dell’inizio della prossima estate, almeno secondo le stime del governo e del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. L’obiettivo è punire le infrazioni più pericolose e irresponsabili, che sono la principale causa dell’altissimo numero di incidenti che ogni giorno avvengono nel nostro paese.
Tra queste a spiccare c’è anche l’eccesso di velocità. Per far sì che gli automobilisti circolano a velocità più contenute (ma anche per abbassare le emissioni ambientali dei veicoli), ora i limiti di velocità stanno per cambiare. La norma generale la conosciamo: nei centri abitati, salvo diversa segnalazione, non si devono superare i 50 chilometri orari. Fuori dai centri urbani il limite è imposto a 70 chilometri orari, mentre in superstrada si circola a 90 km/h. In autostrada, non si devono superare i 130 km/h.
Come dicevamo, le cose ora cambiano. Non solo in Italia ma in tutto il mondo, anche in Europa, dove il tema della sicurezza stradale è all’ordine del giorno ed è interessata dalle politiche comunitarie.
Cambiano i limiti di velocità
Tra le nazioni che hanno deciso di ridurre i limiti di velocità ci sono anche i Paesi Bassi, dove cinque anni fa il limite in autostrada è calato da 130 km/h a 100 km/h. L’obiettivo, oltre a ridurre gli incidenti, era quello di abbassare le emissioni ambientali complessive del paese affinché fossero in linea con quelli stabiliti dall’Unione Europea.
Il limite di velocità era in vigore dalle sei del mattino fino alle sette di sera, gli orari in cui si concentrano i maggiori volumi di traffico del paese. C’è poi il caso delle città a trenta chilometri orari.
Le città a trenta chilometri orari
Anche in questo caso gli obiettivi erano importanti: salvaguardare l’ambiente dei centri storici delle più grandi città, anche in Italia, e garantire anche l’incolumità per pedoni e ciclisti, oltre che per gli automobilisti. Qualche mese fa ha fatto un grande clamore l’introduzione del limite a 30 chilometri orari nella città di Bologna, decisione che aveva attirato parecchie critiche anche da parte del ministro Salvini.
I primi dati però danno ragione all’amministrazione bolognese: gli incidenti sono calati e l’ambiente ne giova. Infatti, molte altre città sono decise a seguirne l’esempio.