“Smetti di guidare subito”, ora la tua auto ti parla: ascoltala, ti evita una tragedia e oltre 1000 euro di multa
Gli incidenti di auto sono purtroppo all’ordine del giorno nella nostra quotidianità, in tutti i tipi di strada e, purtroppo, per tutti i tipi di contesti, vetture e guidatori.
I sinistri ci sono sempre stati, sulle strade: ma è vero che questa costante è andata peggiorando, di anno in anno, di decade in decade, quasi in controtendenza alle evoluzioni dei mezzi.
Mentre, infatti, i veicoli stavano migliorando da ogni punto di vista, dalle prestazioni alla tecnologia, passando per la sicurezza, intanto crescevano le statistiche dei sinistri.
E se cerchiamo la ragione, almeno la principale, non dovremmo far altro che additare noi stessi. Sì, perché nella maggior parte dei casi, siamo noi a produrre incidenti.
Guida sbagliata, fuori dai confini della legge, fuori dai limiti di velocità, con manovre illegali o azzardate, compiendo una serie impressionante di infrazioni. E non solo.
Guida spericolata e non solo: è l’auto stessa che ci salva
A volte la nostra guida, spericolata e fuori legge, viene anche condizionata da ciò che abbiamo assunto, come nel caso di droghe o alcol, oppure dallo stato psicofisico o, ancora, di stanchezza in cui ci troviamo. In effetti, non bisogna spingersi troppo oltre e parlare solo di stato di ebbrezza o di tossicodipendenza per raccontare di casi di mancanza di lucidità alla guida.
In verità, chiunque può trovarsi in uno stato di carenza di controllo al volante se, in quella particolare occasione, si trovasse a patire la stanchezza, il peso di una lunga giornata e, dunque, a soffrire di quello che spesso viene ricordato come colpo di sonno. E’ stimato che il colpo di sonno ha un’incidenza micidiale nei casi di sinistri stradali. Ma oggi è proprio la nostra auto ad aiutarci.
L’auto ci parla e ci salva, dobbiamo solo ascoltarla
Il colpo di sonno viene ‘combattuto’ dalla nostra stessa auto che ci manda una serie di segnali, a partire da suoni e immagini di led che si accendono, mostrando una tazzina di caffè sul cruscotto, o azionando sistemi rumorosi che, al di sotto delle ruote, fanno avvertire i cambi di corsia.
Nello stesso momento, si azionano dei sensori che fanno vibrare il volante, e che portano il guidatore ad avvertire dei segnali anche nei pedali: insomma, l’auto ci parla, e spetta solo a noi ascoltare e capire quando è il momento di fermarsi.