Pericoli enormi, lungo le strade, se ne corrono in continuazione: a bordo delle auto, delle moto, ma anche a piedi. Ma non solo per via degli incidenti, purtroppo.
Sebbene il numero dei sinistri stradali sia in continuo aumento e continui a produrre vittime in pratica ogni giorno, questo non è il solo dramma che si può verificare.
La strada è, letteralmente, lastricata di ostacoli che, ovviamente, a seconda dei livelli, possono essere considerati più o meno gravi. E non sempre quando si guida.
Tutti pensano, in effetti – e a ragione, del resto – che il pericolo sia imminente proprio nel momento stesso in cui l’auto, o qualunque messo si stia conducendo, è in transito.
In effetti, che cosa mai potrebbe succedere ad un veicolo che sta fermo? Nulla, giusto? Non può andare a sbattere contro altre auto, non può causare incidenti, vero? E invece no. Non è così.
Ci sono delle auto che possono causare non solo un incidente, ma una vera carneficina: e, peggio ancora, nemmeno quando sono in transito, ma per appunto, proprio stando ferme. In che modo può mai essere possibile questo? Come può un’auto che non circola causare una strage? Quello di cui stiamo parlando è il caso, terribile, di alcune auto che rischiano di esplodere.
Auto che rischiano di incendiarsi, e bruciare tra le fiamme, ma portandosi dietro una scia di terrore e rischi collaterali. Non è la scena di un film horror fantasioso, ma l’eventualità a cui vanno incontro alcune vetture. Di quali si tratta? Parliamo delle auto che hanno montato a bordo un impianto GPL. Un sistema di carburante alternativo a benzina e gasolio: e, in linea di principio, sicuro.
Il vero problema è che il GPL è un gas con una maggior densità dell’aria, e questo, se ci dovesse essere una perdita, implica che il gas non si disperda verso l’alto, ma ristagnare, e per di più a terra. Il che potrebbe produrre delle esplosioni, o l’accensione di incendi che, da piccoli, possono diventare di immense dimensioni.
E’ per questo che in alcuni parcheggi viene fatto divieto di introduzione di auto GPL, perché magari non ci sono spazi sufficienti per poter garantire vie di fuga o la sicurezza adeguata alle altre auto e alle strutture ospitanti. Chi avesse queste auto, è tenuto in ogni caso a far controllare l’impianto da professionisti accreditati.