Mobilità elettrica urbana, pensiamo di essere al top: ma possiamo imparare molto dal Kenya I Avanguardia assoluta
Dal paese africano arriva l’esempio perfetto: ecco perché le nazioni europee dovrebbero prendere spunto subito.
Parlare di mobilità senza pensare alla sostenibilità ambientale oggi non è più possibile. Sappiamo molto bene quanto questo tema oggi sia fondamentale, una vera e propria priorità per tutti i governi mondiali, in primis quello europeo. Il nostro continente si trova infatti ad affrontare una crisi ecologica senza alcun precedente e questo significa che le istituzioni europee sono chiamate ad affrontare una sfida molto importante, addirittura essenziale.
Il nostro continente ha scelto di affrontare questa sfida con una decisione epocale. Dal 2035 in poi, infatti, in Europa non sarà più possibile vendere auto a combustione termica. Se l’elettrico era stato indicato come l’unica possibilità per il futuro, questo tipo di alimentazione fa ancora fatica ad imporsi e a diffondersi per ragioni di diversa natura. Nel frattempo, qualcuno sta avanzando la possibilità di trovare delle alternative all’elettrico, ma per ora non ci sono ancora.
La transizione ecologica ormai è inevitabile. Intanto, però, parlando di mobilità sostenibile c’è un altro paese che si sta distinguendo in maniera positiva. Stiamo parlando del Kenya: ma perché questo stato africano sta eccellendo da questo punto di vista?
Kenya, il paese sostenibile, un esempio per l’Europa
Con 55 milioni di abitanti, il Kenya presenta una delle economie più avanzate del continente africano. In particolare, a spiccare dal punto di vista della mobilità sostenibile è la capitale Nairobi, dove è stata avviata un’iniziativa che punta a promuovere un’alternativa alle milioni di moto a benzina che circolano.
La strada attraverso la quale si punta a questo importante obiettivo è quella di mettere in circolazione milioni di moto elettriche, implementando anche l’infrastruttura di colonnine di scambio batterie. 2,29 euro per cambiare la batteria in un giorno, contro i 6 per fare il pieno di benzina.
Le stazioni per scambiare le batterie
Creando delle stazioni in cui la batteria non deve essere ricaricata ma soltanto sostituita, a Nairobi si punta a risolvere il problema delle troppe ore necessarie per ricaricare un veicolo elettrico. La capitale del Kenya conta già 200 stazioni di scambio, mentre si stimano in circa poco più di un milione i motociclisti che circolano in città.
Oltre a essere la maggiore economia del continente africano, il Kenya punta tutto sulla mobilità a zero emissioni. L’obiettivo è quello di fornire moto elettriche più economiche, oltre ad una solida infrastruttura di scambio batterie.