La nuova regola del Codice della Strada spacca in due le opinioni: sei obbligato a seguirla o ti svuotano il conto
Se non segui questa norma, le sanzioni saranno veramente dure. Ma perché questa legge fa (ancora) discutere tutti?
In Italia, le cose stanno per cambiare per sempre. La situazione era diventata a dir poco insostenibile: il numero di incidenti che ogni giorno avvengono sulle nostre strade è troppo alto, un’emergenza che richiede dei cambiamenti radicali. Il tema della sicurezza stradale oggi è all’ordine del giorno in tutta Europa, ma è nel nostro paese che la situazione sembra essere particolarmente drammatica, anche perché gli incidenti coinvolgono nella maggioranza dei casi gli automobilisti più giovani.
Tra poche settimane, però, nel nostro paese entrerà finalmente in vigore il nuovo Codice della strada. Il decreto è già stato approvato dalla Camera dei deputati e ora manca soltanto l’ok da parte del Senato. L’obiettivo è chiaro: abbattere l’altissimo numero di incidenti che ogni giorno interessa il nostro paese. Ad impegnarsi per il decreto è stato soprattutto il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini.
C’è una norma, però, che è già in vigore da diverso tempo. Infrangerla è un grosso rischio dal punto di vista delle multe, eppure quando è stata promulgata ha fatto un grande discutere l’opinione pubblica. Persino il ministro Salvini si era dichiarato contrario in proposito. Ma di che cosa si tratta?
La nuova regola fa (ancora) discutere tutti: ecco che cosa devi fare
Sono già tante le città italiane in cui il limite di velocità è fissato a trenta chilometri orari. Si tratta di una norma che permette non soltanto di diminuire il rischio di incidenti per automobilisti, per ciclisti e per pedoni, ma anche di diminuire i livelli di inquinamento, un altro tema oggi fondamentale quando si parla di mobilità.
L’ultima città ad adottare questa norma è stata Bologna. Quando la città ha fissato il limite di velocità a 30 km/h, lo scorso gennaio, l’opinione pubblica si era spaccata a metà. Ma che cosa dicono i dati in proposito?
A Bologna i trenta chilometri orari funzionano: i dati sugli incidenti
I primi dati arrivati a proposito degli incidenti dopo l’entrata in vigore dei trenta chilometri orari a Bologna sono positivi. Nelle prime due settimane il numero di sinistri era calato del 21%, un trend confermato anche dalle rilevazioni successive.
Se dovesse confermarsi il trend, probabilmente anche altre città inizieranno a pensare di diminuire il limite di velocità, almeno nelle zone del centro storico.