Patente auto, non basta superare l’esame: ora per guidare devi avere anche questo certificato I Chi non ce l’ha, se la fa a piedi per sempre
Quando si avvicina il fatidico momento in cui si può finalmente prendere la patente, la prima cosa che si pensa di fare, ovviamente, è superare i due famosi esami. Eppure, questo non basta.
Che si abbia superato il canonico limite dei 18 anni o che si sia pronti a farlo in un secondo momento, prendere la patente di guida è sempre un momento iconico, simbolico.
Significa, in qualche modo, emanciparsi: non solo raggiungere un obiettivo tra i primi che, appunto, coincidono con la maggiore età, ma in generale un traguardo cruciale.
Chiunque sa bene di doversi preparare: perché per ottenere la licenza di guida in modo regolare e ufficiale bisogna superare un doppio esame non semplicissimo.
Il primo è quello ricordato come il ‘quiz‘: si devono dare delle risposte in modalità ‘vero o falso’, e in caso di superamento del test, si può passare all’esame pratico di guida.
I due esami, non bastano, per la patente ne serve un terzo
Eppure, anche nel caso in cui si fosse superato brillantemente i due esami, ciò non basta per ottenere la patente di guida. Serve, in effetti, un altro elemento: stiamo parlando di un documento essenziale, che viene ufficialmente rilasciato solo in presenza di determinati requisiti e che, se mancanti, non produrrebbero la concessione di questo documento, e dunque, della patente.
Si tratta di un certificato che il candidato alla patente ottiene dopo che degli specialisti lo hanno esaminato, letteralmente. Sì, perché si tratta di un certificato di tipo medico, che presuppone il superamento di una visita e dunque l’accertamento della presenza di determinate capacità fisiche ma anche di natura psicologica tali da garantire che il futuro automobilista sarà davvero in grado di guidare in futuro.
Certificato medico, essenziale per guidare
Per guidare, dunque, e ottenere definitivamente la patente, bisogna superare anche il test medico: la visita medica, che è obbligatoria, tra le altre cose va fatta sia al primo ottenimento della licenza che ad ogni rinnovo. Se idonei, si otterrà il titolo.
In casi particolari, in cui pur in presenza di alcune patologie o disturbi, si valuti che comunque non sia compromessa la capacità di guida, verrà rilasciato e inserito in patente un particolare codice indicativo che, in caso di controllo al posto di blocco, dovrà prevedere rituali verifiche. E’, ad esempio, il caso di guida con occhiali, o con apparecchi acustici, per fare due esempi tipici.