Sanzioni auto, i casi in cui vinci sempre il ricorso e non paghi nulla I Hai tutto il diritto di non tirare fuori un solo centesimo
Multe, multe, sempre e solo multe: chi guida, oltre a rischiare l’osso del collo con incidenti stradali ormai fin troppo frequenti e imbottigliamenti nel traffico, ha una terribile paura delle multe.
A quanto pare, per alcuni, guidare al giorno d’oggi sta diventando una vera fonte di stress, malgrado i grandi miglioramenti tecnologici e di sicurezza.
Se da un lato la guida è diventata più agevole, dall’altra, nonostante i tanti dispositivi di cui siamo provvisti a bordo, si rischia ancora tanto in termini di sinistri stradali.
Il vero problema è che per quanta tecnologia si possa avere in auto, a guidarla siamo sempre noi: dunque siamo noi a commettere errori da cui derivano gli incidenti, gravi o lievi che siano.
Di fatto, lo stesso discorso vale anche per le infrazioni: non è certo l’auto che va da sola oltre i limiti di velocità, per esempio, o viola una ZTL o un semaforo. Di conseguenza, occorre pagare le multe.
Multe addio, in questi casi non si pagano
Tuttavia, non è sempre detto che la multa debba essere pagata in modo obbligatorio. Esistono dei casi in cui si può evitarlo, presentando ricorso al giudice di pace o al prefetto. Non sempre si vince, è chiaro. Ma ci sono dei casi in cui questo avviene. Ovvio che il ricorso, oltre ad esser fatto coi tempi giusti, deve avere anche un fondamento giuridico di fondo. Per esempio?
Opporsi a una contravvenzione e vincere il ricorso può verificarsi per alcuni motivi, alcuni molto variabili, altri invece particolarmente tipici. In particolare, è possibile vincere il ricorso in alcuni casi, come quando ad esempio si palesa lo stato di necessità. Se viene violato il Codice della Strada per una urgenza sanitaria, medica non rinviabile, si ha ragioni per ottenere l’annullamento della sanzione.
Ricorso accolto in questi casi
Un altro caso emblematico è quello relativo alla omessa contestazione immediata: se la sanzione non è contestata al momento, senza una giustificazione congrua, può essere oggetto di ricorso. Ancora poi, vi è il caso dell’accertamento illegittimo.
Se l’agente produce una multa non conforme, quale che ne sia il motivo, può essere contestata e dunque non pagata, vincendo il ricorso. Oppure, ci può essere un errore nel verbale, o il verbale risultare incompleto con omissioni o sbagli che ne compromettono la validità. Ci sono poi tanti altri casi ulteriori che, però, attengono alla sfera del soggettivo e della singolarità.