Limiti di velocità, i Comuni fanno sul serio: arriva la richiesta definitiva, non si fa più marcia indietro I Automobilisti spiazzati
La vicenda è ormai diventata nota, anzi notissima a tutti: spiazzando non solo gli automobilistiche si trovano ora, come spaccati in due sul piano delle opinioni.
Il vero grande dubbio, al di là delle posizioni personali di ognuno è, e resta, solo uno come andrà a finire? Chi vincerà questa ‘battaglia’ sulla velocità?
La velocità, già: è di questo che si tratta. E nello specifico, della velocità stradale: della guida in strada o, per meglio chiarire, nei centri urbani. Con netti schieramenti.
La vicenda è quella, ormai nota, dei comuni a KM 30: che da Bologna in poi, nel nostro Paese – come del resto in buona parte anche d’Europa – si stanno schierando verso questo tipo di scelta.
Quello, cioè, della riduzione dei km orari a cui si possa arrivare, abbassando così da 50 km/h, il limite massimo attualmente ammesso in città, a trenta chilometri all’ora.
Km 30: i Comuni scrivono al Financial Times
Chi è pro, chi è contro, chi è scettico, chi è entusiasta: automobilisti e non si stanno interrogando, ma tra posizioni politiche diverse, e tra loro avverse, c’è anche una sorta di step by step. Le ‘forze in causa’ che si stanno battendo per questa scelta, quella di portare i comuni al limite dei 30 km orari, hanno deciso a quanto pare di unire le energie. Come?
I Comuni hanno deciso di scrivere una lettera aperta al Financial Times per far valere le proprie ragioni in vista di quella che per loro dovrebbe essere una libera possibilità di decidere i limiti di velocità nel proprio territorio in nome della tutela dell’incolumità dei cittadini: sono tredici i sindaci e vice sindaci di Europa che hanno scritto questa lettera, compresi alcuni italiani.
Ci sono anche alcuni comuni italiani: ecco cosa chiedono
Tra i Comuni, oltre a quello di Bologna che è un pò un ‘perno’ della vicende, c’è quello di Firenze, ma anche la vicesindaci di Milano: presenti anche i sindaci di Amsterdam, di Helsinki e di Rotterdam.
Il 25 aprile, il Financial Times ha pubblicato dunque questa lettera aperta dei tredici sindaci e vicesindaci di Europa la cui richiesta è quella di stabilire i limiti di velocità senza che sia il governo centrale a dettare le regole in tal senso. Come finirà questa vicenda? Considerando che il quadro politico è evidentemente diviso e che lo stesso accade nell’opinione pubblica, la vicenda è decisamente aperta a tutti gli scenari.