Codice della strada, sei colpevole anche se non hai commesso l’infrazione I Lo dice la legge: è l’unico caso al mondo
Quando sei responsabile di un infrazione stradale, oltre al peso morale e sulla coscienza che ti porti dietro e dentro, devi anche assumerti le responsabilità civili e, eventualmente, penali dell’atto.
Insomma, se hai causato un sinistro, e ne hai la colpa, sai benissimo di dover portare un fardello che come minimo consisterà in multe, risarcimenti e chissà cos’altro.
Che cosa succede però se non sei tu ad aver causato il sinistro? La risposta più ovvia che ci viene in mente è anche quella più scontata: ovvero sia, un bel niente.
Ed invece è qui che ci sbagliamo. Perché esiste un caso in cui anche se non abbiamo fatto nulla, e dunque non dovremmo temere nulla, invece, ne siamo responsabili.
Sì, esiste un unico caso al mondo nel quale possiamo essere per legge ritenuti responsabili di una infrazione, anche se non l’abbiamo commessa noi. Quando? Come mai? Perché?
Infrazione stradale, in questo è colpa tua anche se non c’entri nulla
Assolto per non aver commesso il fatto? Niente affatto. Il principio di legge che evita conseguenze a chi è innocente, dal punto di vista legale e del Codice della Strada, non si applica in un caso. Ad un automobilista che non ha alcuna colpa di una infrazione, in effetti, capita di dover assumersi la responsabilità della stessa se a commettere il fatto, in pratica, è stato suo figlio o figlia.
Sì, stiamo parlando esattamente di questo: se a commettere una infrazione è un minorenne, costui, per legge, non può essere punito con sanzioni amministrative e della violazione ne deve rispondere colui o colei che ne ha la sorveglianza, la tutela, insomma, la patria potestà genitoriale. Fino al compimento della maggiore età, sono i genitori i responsabili di quel che accade.
Se l’infrazione la fa il minore, la colpa è tua
Nello specifico cosa dice dunque la legge? Lo ha chiarito la Corte di Cassazione, con ulteriori pronunciamenti, ribadendo che della violazione di tipo amministrativo commessa dagli under 18 il responsabile è colui o colei che è chiamato alla sorveglianza ‘dell’incapace’, come viene definito dalla legge, a patto che non si dimostri di non aver potuto impedire il reato.
Anche la contestazione della infrazione deve avvenire nei riguardi di chi è tenuto a sorvegliare il minorenne, consegnando l’apposito atto. Dunque, per effetto delle regole relative alla potestà genitoriale, sono proprio i genitori, o chi ne fa le veci, ad avere l’obbligo di rispondere dell’infrazione di fronte alla legge.