Euro 7, non solo emissioni: ora ci sono limiti pure per le batterie I Non lo sa quasi nessuno
Le norme internazionali che mirano ad ottenere risultati soddisfacenti e soprattutto continuativi e durevoli nell’ambito della transizione ecologica sono in continua evoluzione.
La comunità internazionale, e quella Europea in particolare, mette in atto tutta una serie di interventi e di regole, da anni, al fine di ridurre l’inquinamento in tutte le sue forme.
Ormai abbiamo imparato abbastanza a memoria la nuova regola che prevede una sorta di deadline, una linea di demarcazione temporale, relativa al destino delle auto tradizionali.
Si sa che, salvo ripensamenti, entro il 2035 in Europa non si dovrebbe più produrre e vendere auto di tipo termico, tradizionale, che sono quelle inquinanti per antonomasia.
L’obiettivo è arrivare al 2050 ad una fase in cui possano circolare, per legge ma anche per un cambio strutturale del ‘parco auto’, soltanto macchine di tipo ecologico.
Il futuro ecologico riguarda anche le batterie
E’ dunque evidente che pertanto le auto del futuro saranno quelle che, come già oggi, non emettono sostanze inquinanti, dunque dalle elettriche in poi. Quelle di tipo termico dovranno sparire, e vedremo come andrà. Nel mentre l’Europa porta avanti il suo programma protocollare denominato Euro, che per appunto porta una classificazione numerica dei livelli di emissioni inquinanti che ancora oggi possono essere tollerati, entro certi limiti.
A breve entrerà in vigore la norma sulle Euro 7, le auto di nuova generazione che per appunto hanno ridotto ancora di più le emissioni nocive per l’ambiente, e che prenderà, come si intuisce, il posto delle normative relative alle auto Euro 6. Ovviamente ogni passaggio, con transizioni e regole, permette concessioni ma soprattutto impone limitazioni. E non solo a livello di combustione.
Occhio alla durate delle batterie
La nuova norma delle Euro 7 introduce nuove regole che migliorano la durata delle batterie per auto elettriche o ibride di modo che l’alimento delle richieste sul mercato di queste nuove auto possa contare su una migliore affidabilità. In particolare gli accumulatori sono previsti che conservino l’ottanta per cento della capacità iniziale entro cinque anni o cento mila chilometri.
L’alternativa è che conservino il 72 per cento dopo otto anni o 160 mila chilometri. una sorta di upload che serve a indicare come il futuro delle elettriche, tutto sommato, non sia così in salita come ad alcuni ancora sembra. Anche se vi è ancora abbastanza da fare in merito ai problemi di tipo strutturale, con le colonnine di ricarica che secondo alcuni sono ancora troppo poche nei territori, questo è un altro passo in avanti.