Strisce blu, in questo caso non devi pagare il ticket: sei autorizzato a farlo, nessuno ti multerà mai I Pochi ne sono a conoscenza
Chi vorrebbe pagare le strisce blu? Chi è davvero felice di metter mano al portafogli e affrontare una ennesima spesa extra, quando potrebbe farne a meno?
Domanda retorica, specie per un automobilista che si trova in questo particolare momento storico a fare i conti con dei rincari da far paura, a tutti i livelli.
Come se la vita non fosse già dura e cara in ogni ambito, dalle tasse ai mutui, dalle spese mediche a quelle alimentari, quelle relative alle auto sono a dir poco agghiaccianti.
Vai a fare benzina e devi tirar fuori banconote su banconote, con dei prezzi che spaventano solo a leggerli e perfino il self service salito alle stelle.
Poi, ci sono le assicurazioni auto, il bollo auto, le spese per la revisione e le immancabili ma anche inevitabili spese per i pedaggi delle autostrade. E infine il parcheggio.
Parcheggi auto, non devi pagarli sempre
E’ vero, esistono i parcheggi gratis, quelli a strisce bianche, ma spesso sono davvero introvabili, e a dire il vero anche quelli delle strisce blu lo sono a loro volta, specie nei centri cittadini dove il numero di auto cresce di giorno in giorno. Pagare, a volte, è inevitabile e perfino piacevole, pur di trovare un posto. Eppure, in pochi sanno che in alcuni casi il pagamento non è dovuto.
La legge parla chiaro, certo. Dentro le strisce blu, vige l’obbligo di pagamento del ticket relativo. Eppure, la legge di Stabilità del 2016 ha sancito una importante variazione sul ‘tema’, per così dire, che ha imposto, per i parchimetri, ovvero i totem presso cui si emette lo scontrino del pagamento del parcheggio, l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici, quelli tramite carta di credito o bancomat.
Se il parchimetro non funziona, hai diritto al rimborso
Che cosa succede se però il parchimetro non funziona o, meglio, se non riesce ad accettare il pagamento elettronico? Magari per un guasto o una interruzione della connessione? La legge dice che, in determinate condizioni, si ha diritto a non pagare la multa, e che nel caso questa venisse comminata, sarebbe valido il ricorso.
Per ottenere questo diritto, bisogna dimostrare il malfunzionamento del macchinario, facendo foto o video al dispositivo guasto, contattando le autorità del territorio e accertandosi che in linea d’aria non ci siano altri parchimetri o altre modalità per poter pagare, per esempio inserendo delle monete o banconote, eventualmente da prelevare da un vicino sportello bancomat.